STORIE    LEGGENDE   REALTÀ

CASTELLO DI ZAVATTARELLO

CASTELLO DI ZAVATTARELLO

Il castello di Zavattarello, detto anche "castello Dal Verme", presenta svariate manifestazioni paranormali.

Si dice che questi fenomeni, siano attribuiti allo spirito di Pietro Dal Verme ( da qui il soprannome del castello).

Pietro, promesso a Chiara Sforza per un matrimonio di convenienza, era innamorato di Cecilia Del Maino, figlia del consigliere ducale Andreotto, con il quale Pietro iniziò a trattare in modo da poter sposare la sua amata.

Ovviamente la cosa non era ben vista dagli Sforza e fu arrestato per disobbedienza, credendo che questo lo avrebbe convinto a sposare Chiara.

Alla fine però , Pietro fu liberato da Federico Da Monfeltro e riuscì anche ad ottenere le tanto attese nozze con Cecilia.

I due rimasero felicemente sposati, fino alla prematura morte della donna nel 1479.

Pietro, alla fine fu costretto comunque a sposare per convenienza Chiara, rimasta ancora nubile negli anni.

Si crede che, il 17 ottobre 1485, spinta dal rancore e della rabbia che provava verso di lui per essere stata catalogata come "seconda scelta", Chiara avvelenò il marito con un potente veleno, il quale non lasciò il minimo scampo all'uomo.

La donna e la famiglia ottennero inoltre svariati vantaggi dalla morte dell'uomo.

Una storia come tante, composta da faide di potere, amori e tradimenti si potrebbe dire..

Se non fosse per le particolari testimonianze raccolte dai visitatori del castello..

Sedie sposate, strani rumori, porte aperte misteriosamente, spartiti scomparsi durante alcuni concerti, voci maschili senza alcun volto.. queste e molte altre le cose provate e viste dalle persone che si sono avventurate in visita al castello.

La fortezza nasconderà forse lo spirito inquieto di Pietro?

Uno spirito arrabbiato per essere stato ucciso.. e quindi abbastanza "suscettibile"?

Sicuramente il castello ha fatto parlare molto di se in tutti questi anni, ed oltre ad avventori curiosi, alcuni ricercatori del paranormale, hanno rilevato con attrezzature apposite, un insieme di fattori che potrebbero collegare i fatti misteriosi con lo spirito di Pietro.

Una storia sicuramente particolare ed interessante, ma per capirla fino in fondo non c'è niente di meglio che farci una bella visita..

Chissà, forse anche voi riuscireste ad udire una voce maschile senza volto.. o a sentire dei brividi lungo la schiena.. 

Magione Houghton 

altro episodio di casa infestata..divenuta poi sede massonica..

Magione Houghton: si tratta di una enorme villa che sorge a North Adams in Massachusetts, realizzata da Albert Houghton, un facoltoso industriale dei primi del '900 che la fece edificare proprio per viverci con la sua famiglia. Una triste storia ha toccato i suoi primi proprietari, una serie di tragiche scomparse, a causa di incidenti inspiegabili che ne hanno determinato molto probabilmente l'inquientante scia di fenomeni paranormali registrati ad oggi all'interno della magione, diventata un tempio massonico. Approfondimento su Altrarealta.com.

Il primo agosto del 1914, Albert Houghton con sua figlia Mary e altri due amici di New York, stavano recandosi a Pennington a bordo della loro auto, una berlina Pierce-Arrow, accompagnati dal loro autista John Widders. Durante il tragitto, la strada si mostrava parzialmente occupata da alcuni cavalli. Durante una manovra per proseguire il viaggio, l'auto subì una anomala accelerazione sul ciglio della strada, rotolando giù dalla collina e ribaltandosi più volte per arrestare la caduta in un campo. Gli uomini se la cavarono con escoriazioni di modesta entità mentre le due donne morirono nell'incidente.

A seguito della tragedia, l'autista Widders, affezionato e fedele servitore della famiglia, non reggendo il peso dovuto al senso di colpa per l'incidente tragico, venne trovato morto suicida all'interno della cantina del granaio, uccisosi con un colpo di pistola. Dopo 10 giorni dall'incidente anche Albert Houghton morì di arresto cardiaco, non reggendo al dolore per la perdita dell'amata figlia. La villa è rimasta di proprietà della famiglia Houghton fino al 1926, quando Florence, altra figlia di Albert, la vendette alla loggia massonica. Oggi la comunità massonica racconta di essere stata testimone di numerosi segnali di presenze di entità che hanno dato segnali molto precisi circa il fatto che la villa sia interessata da fenomeni di tipo paranormale: rumore di passi, porte che sbattono da sole, luci accese laddove non esisteva alimentazione elettrica. Fenomeni confermati da più aderenti la loggia massonica, oggi frequentata regolarmente. Si pensa che le anime di Albert Houghton e John Widders non abbiano trovato ancora pace dopo la tragedia avvenuta.

I Ghost Adventures documentano le entità che infestano la Magione Houghton

Le tristi vicende della famiglia di Albert Houghton sono state approfondite con un sopralluogo e dei rilevamenti da parte del gruppo di Zak Bagans, che abbiamo già visto all'opera anche in altre indagini su fenomeni paranormali. I Ghost Adventures che hanno documentato in precedenza anche i fenomeni paranormali all'interno della Magione Winchester, hanno raccolto numerosi elementi, documenti video, audio e testimonianze dirette della presenza di entità inquiete soprattutto in quella che fu la stanza della figlia di Albert, Mary Houghton, scomparsa nel tragico incidente. Qualcuno ha documentato con uno scatto fotografico anche una sagoma dietro le finestre della stanza, presumibilmente del suo spettro.

La sensazione che si avverte all'interno di alcune delle stanze della Magione Houghton è un forte senso di tristezza che viene percepita da coloro che sono entrati in alcuni locali e stanze, come nel caso della stanza della figlia di Albert, Mary Houghton. Molti, lasciando la villa in tarda serata, hanno sostenuto di vedere luci accese all'interno di stanze dove l'allaccio elettrico risulta essere inesistente.

Agghiaccianti i numerosi rilevamenti raccolti dal gruppo dei Ghost Adventures, tra registrazioni video e fotografie scattate attraverso apparecchiature a raggi infrarossi, che attestano presenza di ombre innaturali, veri e propri ectoplasmi, di provenienza soprannaturale, per il fatto che le immagini catturate dalle apparecchiature documentano anche delle forti escursioni termiche prima e dopo le riprese. Numerose anche le registrazioni di EVP e fenomeni di metafonia che documentano voci molto chiare e nitide, talvolta minacciose che manifestano disagio. Presenze che si sono concentrate anche nella sala del tempio massonico il quale ancora oggi conserva particolari oggetti del passato come un letto di chiodi e una sedia elettrica, oltre ad oggetti risalenti all'epoca dei templari, gruppo elitario della massoneria.

Bobby Mackey's music world

il posto più infestato del mondo?

La storia del Mackey's:

L'edificio fu eretto nel 1802 e per tantissimi anni ebbe la funzione di macello pubblico; potete immaginare quanto sangue scorresse all'interno della struttura e non... infatti, il sangue in eccesso veniva gettato nelle acque del fiume adiacente, creando a volte, un manto d'acqua rosso sangue (immaginatevi bene la scena). Tutto ciò attirò uno stuolo di "satanisti", i quali ebbero, con il Bobby Mackey's, via libera per le loro scorrerie. Si racconta che nel 1907, il locale fu trasformato in saloon, e anche in quel periodo accaddero fatti estremamente terrificanti. Il corpo mozzato di una ballerina (che lavorava nel locale) fu ritrovato dietro l'edificio, vicino ai locali adibiti a cucina; per qualche giorno la testa non fu trovata, finché non esplorarono i sotterranei del locale dove, con estremo orrore trovarono la testa decapitata. La ballerina di nome Johanna, al momento che fu uccisa, era incinta e aspettava un bambino (così si racconta) da un cantante che lavorava nel locale, di cui lei era perdutamente innamorata. Il cantante si chiamava Robert Randall. Sebbene la polizia indagò, barcollante, sul caso, non furono trovate prove certe riguardo la strana morte della ragazza, anzi, tempo dopo morì anche Randall. Inizialmente, per Johanna, si pensava fosse stato il padre ad ammazzarla data la sua contrarietà al fidanzamento della ragazza con Randall. Dal momento, però, che anche quest'ultimo venne ucciso, si indagò su due satanisti di nome Alonzo Walling e Scott Jackson che, al momento della sua impiccagione (poichè accusato di satanismo ed omicidio), giurò che sarebbe tornato a tormentare coloro che lo stavano ammazzando... e pare abbia mantenuto la promessa. Bobby Mackey (un cantautore americano) acquistò il locale nel 1978. Quando il cantante folk (che da il nome al locale) lo acquistò. All'inizio sembrava che tutto filasse a meraviglia, nessun problema o manifestazione, finché un giorno la figlia di Mackey non confessò al padre di aver sentito un profumo di rose da cimitero. Da quel giorno non ebbero più pace, anche se il proprietario rimane comunque scettico al manifestarsi dei fenomeni. Nel 1991, un custode dichiarò di essere stato posseduto e che per sei ore fu esorcizzato dal Reverendo Glen Cole. Dell'esorcismo esiste un filmato che ai tempi fu trasmesso anche in un talk show. Ormai il locale è diventato meta oltre che di curiosi, anche ti svariati team che si occupano di paranormale, e diverse sono state le indagini eseguite all'interno di esso; e a quanto pare il Bobby Mackey's Music World è stato designato, forse a ragione, come uno degli edifici più infestati al mondo, se non il più infestato in assoluto. Addirittura, l'edificio possiede una sorta di pozzo nei sotterranei che, si dice, faccia da stargate per l'inferno...

di testimonianze su questo luogo ve ne sono tantissime, avvistamenti, rumori occulti, e tante altre cose..

saranno vere? 

attualmente il posto è ancora in attività, quindi se vi capiterà di essere in zona, ed avete abbastanza fegato.. fatevi un giro.. e tanti auguri!

i 100 anni di Satana

stanno per finire...

Durante una visione del 1820, fu rivelato alla beata Anna Caterina Emmerick che Satana sarebbe stato liberato dalla catene circa ottanta anni prima dell'anno 2000. Tale periodo di libertà per l'Angelo decaduto sarebbe durato un secolo.

Questo viene confermato da un messaggio della Madonna di Medjugorje dato ai veggenti il 24 aprile 1982 il messaggio dice : Cari Figli dovete sapere che satana esiste . Egli si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a satana di mettere la chiesa alla prova per un secolo , ma ha aggiunto :" non la distruggerai". Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di satana ( 1900) , ma quando saranno realizzati i Segreti che vi sono stati affidati -il suo potere verrà infranto. già ora comincia a perdere il suo potere perciò e diventato più aggressivo distrugge i matrimoni ,solleva discordie anche tra le anime consacrate , causa ossessioni, provoca omicidi . Proteggetevi dunque con la Preghiera e col Digiuno, soprattutto con la Preghiera Comunitaria ,portate addosso oggetti Benedetti e poneteli anche nelle vostre case . E riprendete l'uso dell' acqua benedetta . Quando potrebbero concludersi i cento che satana ha disposizione per distruggere la Chiesa. Una ulteriore conferma arriva da una visione avuta da Papa Leone Xlll così descritta :

La mattina del 13 ottobre 1884, al termine della Santa Messa, papa Leone XIII rimase immobile davanti al Tabernacolo per circa 10 minuti. Quando si "riprese", il suo volto era preoccupato e angosciato. Raccontò ai suoi collaboratori che aveva assistito ad un "colloquio" tra Nostro Signore e Satana. Quest'ultimo dichiarava con orgoglio che avrebbe potuto facilmente distruggere la Chiesa, se avesse avuto maggiore potere su coloro che si mettono al suo servizio, e più libertà per circa 100 anni. Il Signore rispose a Satana che gli avrebbe concesso sia più libertà che i cento anni necessari. Leone XIII rimase così sconvolto da questo "colloquio" che scrisse la famosa preghiera a San Michele Arcangelo per la protezione della Chiesa e volle che fosse recitata, in ginocchio, dopo ogni Santa Messa. Purtroppo, però, con la riforma liturgica post-conciliare, questo dono che Cristo ci fece tramite il suo Vicario, fu messo nel cassetto. La preghiera non è stata più recitata e la stragrande maggioranza dei fedeli nati dagli anni '70 in poi del secolo scorso non ne conoscono neppure l'esistenza.

La Emmerick parla di circa 80 anni prima dell'anno 2000, dunque verso la fine degli anni '10 e gli inizi degli anni '20 del XX secolo. Leone XIII vide quell'insolito "dialogo" un 13 ottobre. Pensandoci bene. Satana Potrebbe essere stato liberato dalle catene il 13 ottobre del 1917, giorno dell'ultima apparizione mariana a Fatima, quando ci fu il "miracolo del sole", e la Madonna promise che «il mio Cuore Immacolato trionferà».

Oltre a queste coincidenze di date, la conferma arriva da altri due elementi.

Benedetto XVI durante il suo viaggio apostolico a Fatima (11-14 maggio 2010) ricordò l'importanza del centenario delle apparizioni. Teresa Neumann (1898-1962), la "stigmatizzata bavarese", la quale ebbe dal Cielo anche il dono delle profezie. In una delle ultime profezie prima della morte disse che il maggior periodo di dominio sul mondo da parte di Satana - potere che avrebbe usato per scagliare un attacco, secondo lui, mortale alla Chiesa, in particolare al papato - sarebbe durato circa 18 anni, dal 1999 al 2017. Concludendo i cento anni dovrebbero terminare con il centenario delle apparizioni di Fatima cioè il (2017 ) con molta probabilità nel frattempo inizieranno a essere svelati i 10 segreti di medjugorje , il trionfo del cuore immacolato di Maria promesso a Fatima è paragonabile al tempo di pace e giustizia promesso a Medjugorje.

Questi i fatti riportati, sarà vero o una semplice storia della chiesa? 

GLI ESSERI UMANI SONO ALIENI?


Ogni giorno, in tutto il mondo, si ha notizia di avvistamenti ufo ed incontri ravvicinati. Eppure, nonostante tutto, la maggior parte degli individui è restia ad accettare la possibilità di intelligenza extraterrestre o di contatti alieni con il nostro pianeta. Nei campi agricoli di tutto il mondo appaiono misteriosi cerchi nel grano, soprattutto in Inghilterra, e questo 'potrebbe' essere un tentativo di contatto alieno. L'evidenza è inconsistente e non sufficiente a dimostrare l'esistenza di visitatori alieni sulla Terra, però possiamo porci un'altra domanda. Gli esseri umani sono alieni? Da dove provengono gli esseri umani?

La razza umana ha avuto origine in un altro pianeta?

Le prove possono trovarsi in antiche rovine e testi provenienti da ogni angolo del globo, da luoghi come il Perù, India, Isola di Pasqua, Cina e Bolivia, i quali indicano chiaramente la presenza di una razza avanzata. Una razza umana che avrebbe visitato la Terra con macchine volanti ed i cui appartenenti sono stati trattati come dei, come si può notare dai numerosi dipinti ed immagini da tempi antichi. Questi disegni e dipinti spesso raffigurano esseri umani che scendono a terra a bordo di navi e sono diffusi in tutto il mondo. Chi erano questi esseri? Siamo noi? Gli alieni sono di razza umana? Forse proveniamo da un altro pianeta?

Domande senza risposta

C'è una pletora di domande senza risposta riguardante alieni e per ogni teoria che viene proposta insorgono dubbi ed un irritante mancanza di prove. Lo stesso vale per la nascita dell'umanità. L'uomo si è evoluto dalle scimmie? Ci sono molti dubbi sulla teoria dell'evoluzione. Tuttavia, c'è un altra teoria su cui discutere e vi sono prove scientifiche a sostegno di questa teoria.

I leader religiosi e gli uomini di scienza hanno gli stessi ideali: vogliono comprendere e spiegare l'universo di cui fanno parte. Entrambi nutrono ardentemente il desiderio di risolvere, se una soluzione sia sempre possibile, il più grande enigma: perché siamo qui ?

Gli alieni e gli esseri umani hanno origine dal processo di Panspermia?

Il termine Panspermia deriva dalle parole greche "pan '(tutti) e' spermia '(seme).

La teoria della Panspermia afferma che la vita sulla Terra e su altri pianeti potrebbe essersi originata dalla vita microbica che ha viaggiato attraverso lo spazio all'interno di comete o meteoriti.

I tre tipi più popolari di panspermia sono:

Panspermia guidata: I germi della vita sarebbero seminati in via intenzionale da civiltà aliene avanzate o addirittura dalla stessa razza umana in futuro.
Panspermia balistica: Le rocce espulse dalla superficie di un pianeta, a seguito dell'impatto di comete e meteoriti, diventano mezzi di trasporto per materiale biologico da un pianeta all'altro, all'interno dello stesso sistema solare.
Lithopanspermia: Le rocce espulse dalla superficie di un pianeta abitato trasportano materiale biologico da un sistema solare all'altro all'interno di una cometa che collide su un pianeta, seminando così la vita su quel pianeta.

Storia della teoria della Panspermia

La teoria della Panspermia apparve per la prima volta negli scritti di Benoît de Maillet, un nobile francese, diplomatico e storico naturale. Egli credeva che la vita sulla Terra è stata seminata da germi provenienti dallo spazio diffusisi nei nostri oceani.

La teoria è stata poi ripresa nel XIX secolo dagli scienziati Jöns Jacob Berzelius (1779-1848), Lord Kelvin(William Thomson) (1824-1907) ed Hermann von Helmholtz (1821-1894). Questo è ciò che Lord Kelvinaffermava sulla teoria della panspermia:

"Si deve considerare come probabile al più alto grado che ci siano innumerevoli pietre meteoriche ricche di semi che viaggiano nello spazio. Se nella Terra non esisteva alcuna forma di vita, l'impatto di un meteorite avrebbe potuto creare le condizioni per ricoprire il pianeta di vegetazione"

Evidenze sulla Panspermia

Nel 2001, un gruppo di ricercatori inglesi ed indiani ha presentato molte prove a sostegno della teoria della panspermia, in occasione della riunione annuale del 46 ° International Society for Optical Engineering (SPIE) a San Diego. Durante le loro ricerche sono riusciti a raccogliere grumi di cellule viventi dalla stratosfera dove non c'è ossigeno, azoto o anidride carbonica.

Queste evidenze inducono a porsi la domanda. Gli esseri umani sono alieni in questo pianeta?

La prova che i batteri possono sopravvivere nello spazio

La validazione della teoria della Panspermia esige la dimostrazione che i batteri possono sopravvivere nell'ambiente dello spazio profondo. Fortunatamente, esistono prove concrete che i batteri siano sopravvissuti nello spazio profondo ed a lungo termine.

Batteri individuati in un Meteorite stimato a 4,5 miliardi di anni

Il 11 Maggio del 2001, il geologo Bruno D'Argenio ed il biologo molecolare Giuseppe Geraci presso l'Università di Napoli, annunciarono al mondo una scoperta straordinaria. Avevano scoperto batteri extraterrestri all'interno di un meteorite stimato a 4,5 miliardi di anni. I due scienziati hanno affermato che i batteri avevano un DNA diverso da qualsiasi altro sulla Terra.

Meteorite esplode sopra il Canada e rivela Altre prove

Circa 12 anni fa un meteorite esplose sopra il Canada ed i frammenti che sono stati recuperati hanno rivelato alcune prove interessanti a favore della teoria della Panspermia. Un mix di composti organici che comprendeva aminoacidi e acidi monocarbossilici, entrambi essenziali per l'evoluzione delle prime semplici forme di vita sulla Terra sono stati trovati in frammenti di roccia. Questo dà ancora più prove alla teoria che la vita sulla Terra e in effetti l'umanità ha avuto origine là fuori, nello spazio!

Microbi terrestri sulla Luna

Il 17 aprile 1967 la sonda statunitense Surveyor 3 atterrò sulla Luna per iniziare ad esplorare la superficie lunare. Si è trattato di un grande trionfo per l'umanità ed ha ricevuto molta attenzione da parte del mondo, tuttavia, c'era un aspetto della missione che non ha ricevuto l'attenzione dovuta. Nel 1969, quasi 2 anni e mezzo dopo l'atterraggio, l'equipaggio dell'Apollo 12 recuperò e riportò sulla terra diversi componenti della sonda, tra cui la macchina fotografica in cui sono stati trovati batteri sopravvissuti nello spazio vuoto, per almeno 3 anni, nonostante l'esposizione alle radiazioni, l'assenza di acqua e nutrienti e le temperature bassissime.

Insomma, vi sono prove più che sufficienti per dimostrare che i batteri possono sopravvivere nello spazio e viaggiare da un pianeta all'altro attraverso la Panspermia.

Anatomia di una cometa

La Terra è in rapporto con gli altri pianeti del nostro Sistema Solare attraverso il processo di Panspermia?

Supponiamo di essere alieni sul pianeta Terra o per essere più precisi, che tutta la vita è aliena sulla Terra e che in realtà è nata da qualche altra parte, forse in questo sistema solare, o da uno a migliaia di anni luce di distanza. Ciò significa che da qualche parte là fuori, nella vastità dello spazio, ci sono pianeti molto più vecchi del nostro dove la vita ha avuto inizio e si è probabilmente conclusa dopo milioni di anni. Se solo un pianeta avesse inviato semi in questo modo, intenzionale o meno, significa che ci potrebbero essere molti più pianeti popolati con uguali o simili specie come le vediamo oggi sulla Terra insieme ad umanoidi. Una catena di pianeti che costantemente semina altri pianeti con nuova vita molto simile al sistema riproduttivo delle piante e degli alberi.

Il meteorite che ha ucciso i dinosauri avrebbe potuto avviare la Panspermia

L'asteroide, largo 10 chilometri, che ha colpito la Terra ed avrebbe spazzato via i dinosauri potrebbe aver avviato la semina di altri pianeti e lune in tutto il nostro sistema solare. Sappiamo che i batteri possono sopravvivere all'interno di meteoriti e possono sopravvivere a lunghi viaggi nello spazio. Pertanto, l'impatto dell'asteroide avrebbe inviato milioni di rocce dalla Terra nello spazio, ricche di batteri.

Relazione della New Scientist in materia.

"Il team ha calcolato che il materiale biologico sarebbe finito sui corpi del sistema solare con maggiori probabilità di ospitale la vita: Encelado, la luna di Saturno ed Europa, luna di Giove, che si pensa siano dotati di oceani con acqua liquida nel sottosuolo. Altri frammenti potrebbero avere raggiunto la Luna e Marte.

I ricercatori hanno calcolato che circa 1000 rocce, dopo l'impatto di Chicxulub, potrebbero aver raggiunto pianeti lontani circa un milione di anni luce.

Gli esseri umani sono Originari di Marte?

Secondo molti scienziati, tutta la vita sulla Terra potrebbe aver avuto origine su Marte ed è stata portato qui attraverso Panspermia, su meteoriti e comete.

Diversi meteoriti sono stati trovati sulla Terra, che hanno dimostrato di aver avuto origine su Marte e scienziati hanno anche trovato tracce di vita all'interno delle rocce, il che significa che è concepibile che la vita sulla Terra potrebbe essere stata in origine marziana.

Conclusione: gli esseri umani sono di origine aliena?

Dalle prove illustrate e dalla ricchezza ed obiettività delle informazioni, sembra possibile affermare che l'uomo e la razza umana siano di origine aliena.

La riflessione può andare oltre. Se la Panspermia ha fondamento, ciò significa che l'Universo si sta riproducendo! Vuol dire che non siamo soli in questo universo infinitamente grande. Ciò significa che ci possono essere altri "esseri umani" là fuori che vivono su pianeti che si trovano nelle "zone abitabili" attorno a stelle.

Ciò significa che i dipinti ed i disegni di esseri umani provenienti dallo spazio possono effettivamente descrivere essere umani che sono stati seminati su altri pianeti, e che sono stati abbastanza progrediti da giungere sulla Terra, istruendoci. Forse siamo stati intenzionalmente seminati da quelle civiltà e poi visitati ed eruditi: questa potrebbe anche essere la ragione della contestuale apparizione, in tutte le parti del mondo, di strutture di tipo piramidale, costruite ed edificate inspiegabilmente ed in assenza di adeguati strumenti tecnologici. Purtroppo, essi potrebbero avere smesso di farci visita ritenendoci troppo pericolosi. In senso più positivo, forse sono in attesa che riusciamo a progredire e sviluppare tecnologie avanzate per poi avere un nuovo contatto.

IL PORTONE DEL DIAVOLO

Nei primi anni del XIV secolo, i canonici commissionarono le serrature e le cerniere ad un giovane e ambizioso fabbro di nome Biscornet che accettò subito questa occasione d'oro. Subito dopo, Biscornet si rese conto che il lavoro era massacrante e le dimensioni delle serrature erano troppo grandi per la sua piccola fucina. A quei tempi Satana era una figura ricorrente nelle conversazioni e nell'immaginario collettivo, e così il giovane fabbro decise di fare appello ai suoi servizi. 

Si recò così nei bassifondi dell'île Saint Louis alla ricerca del re degli inferi. Con il suo sangue firmò un patto che gli assicurò di riuscire acompletare il lavoro in tempo per l'inaugurazione in cambio della sua anima. Il giorno dell'inaugurazione, le porte non si aprivano. É stato a colpi di esorcismi e acqua santa che finalmente si riuscì a entrare nella Cattedrale, poco tempo dopo Biscornet morì. Si dice che sulla sua tomba, al cimitero degli innocenti - dove oggi si trovano les Halles, il suo fantasma apparisse cantando strane e oscure invocazioni sataniche. Oggi soltanto la porta laterale di sinistra che affaccia sulla piazza conserva le serrature originali.

Perché la leggenda è rimasta nella memoria

Si possono capire lo stupore e la sorpresa che i lavori di Biscornet avevano provocato nel XIII secolo, quando il fervore religioso era al suo apice in francia. L'opera del fabbro fu associata all'intervento del Diavolo perché sembrava inconcepibile che fosse il risultato del lavoro di un solo uomo.

Ancora oggi questo lavoro suscita ammirazione e stupore. Ecco cosa scriveva lo storico Paul Sauval nella prima metà del 1700:

<< Qualsiasi fabbro ammira le porte della Cattedrale. Il fondo è coperto di bordi e foglie accartocciate che lasciano l'osservatore esterrefatto sia per la grandezza che per la bellezza dell'opera. Neppure quelli del mestiere sono riusciti a capire che tecniche abbia usato Biscornet, qualcuno pensa che fosse ferro "ammorbidito", altri dicono che si tratta di ferro fuso e limato, altri pensano sia battuto al partello. Ciò che è certo è che il segreto è morto con Biscornet, che era talmente geloso delle sue tecniche che non ha permesso a nessuno di osservarlo al lavoro. >>

Nel 1843, quando Eugène Viollet-Le-Duc cominciò il restauro di Notre Dame de Paris, lui stesso rimase stupito dalla perfezione del lavoro di Biscornet, soprattutto perché sapeva quanto fosse difficile da raggiungere, anche oggi con le nostre moderne tecniche e conoscenze resta un grande capolavoro.

LA PASCUALITA

IL MISTERO DELLA SPOSA CADAVERE

La Pascualita è il nome dato ad un manichino di abiti da sposa nella città di Chihuahua, in Messico. Secondo la leggenda però non sarebbe un semplice manichino, bensì la figlia morta della vecchia proprietaria.

La storia

Si racconta che nel 1930 la figlia di Pascuala Esparza, la proprietaria del negozio di abiti da sposa, si stava per sposare. La madre le aveva preparato un bellissimo abito da sposa e i preparativi fervevano.

Il destino crudele però volle che proprio appena prima di dirigersi verso la chiesa, la giovane Pascualita venisse morsa da una vedova nera, morendo fra le braccia della madre.

Pascuala, inconsolabile, avrebbe sottratto il corpo della figlia alle autorità, l'avrebbe fatto imbalsamare e l'avrebbe esposto come manichino nel suo negozio, per avere sempre accanto la sua Pascualita.

La gente che passava davanti alla vetrina rimaneva incantata dalla bellezza del manichino e le voci cominciarono a girare. Non era forse vero che la figlia della proprietaria era morta da poco? E quel manichino non somigliava forse a Pascualita, la figlia defunta?

Tanto bastò alla gente per affermare che quel manichino in realtà fosse un cadavere imbalsamato.

Pascuala Esparza morì e il negozio passò di generazione in generazione ma la Pascualita rimane lì, esposta nella vetrina ad incantare i passanti.

Alcuni affermano che cambi posizione da sola, altri che il suo sguardo li segue.


Ipotesi

La Pascualita viene cambiata due volte alla settimana, rigorosamente a tende chiuse, e le commesse del negozio giurano di essere sempre a disagio quando le vanno vicino.

Ma a parte la leggenda, cosa spinge la gente a pensare che la Pascualita sia in realtà un cadavere? La risposta sta nell'iper realismo del manichino che presenta dettagli stupefacenti.

Le mani soprattutto sono incredibilmente dettagliate, presentando persino le impronte digitali.

Ma è possibile che un cadavere possa rimanere così ben conservato per più di 70 anni?

Se si pensa agli effetti speciali dei film horror non è' difficile pensare che possa essere un manichino ben fatto, usato a scopo pubblicitario.

Ma ricordiamo che sarebbe stato fabbricato negli anni '30 dove forse le tecniche attuali non erano ancora conosciute.

Quello di cui però si era a conoscenza in quegli anni erano tecniche di imbalsamazione e pietrificazione perfette.

AMELIA DYER


Amelia Elizabeth Dyer probabilmente non rispecchia il classico serial killer nell'immaginario collettivo. Nel momento in cui venne condannata a morte, Amelia era una vecchia infermiera di 69 anni; la maggior parte delle persone a quel tempo avrà senza dubbio pensato che non era nient'altro che un'innocua, perfino dolce e caritatevole, signora anziana.

Tuttavia, lei fu uno dei più noti serial killer femminili di tutti i tempi. La sua lunga serie di omicidi ebbe luogo nel corso di un periodo di 20 anni in un'affascinante Inghilterra vittoriana. Fu indagata ed arrestata per un solo omicidio, ma quando fu pronunciata la sentenza della condanna a morte le autorità erano venute a conoscenza che quasi sicuramente era stata responsabile di molte altre morti: il numero reale delle vittime si aggira infatti tra svariate decine e più di 200 o 400.

Amelia era una bambina brillante e intelligente, che nutriva un amore per i libri e la letteratura. Era la figlia di Samuel Hobley, un calzolaio esperto: la più giovane di cinque fratelli. 

Tuttavia, la sua infanzia è stata rovinata quando la madre contrasse il tifo e iniziò a soffrire di gravi complicazioni che le causarono un danno mentale permanente. La madre soffriva spesso di attacchi violenti e Amelia fu costretta ad assisterla fino alla sua morte. Gli storici ritengono che questa esperienza colpì Amelia profondamente e senza dubbio ebbe un drastico effetto sulle sue azioni nella vita adulta.

All'età di 24 anni, Amelia sposò un uomo molto più anziano di lei; George Thomas. 

George aveva 59 anni al momento delle nozze e per potersi sposare senza destare troppi sospetti, entrambi dovettero falsificare le loro età: George si tolse 11 anni; Amelia, se ne aggiunse 6. Dopo il matrimonio, Amelia cominciò a studiare per diventare infermiera. Tuttavia, molto presto scoprì che avrebbe potuto fare soldi molto più facilmente e con molto meno sforzo attraverso mezzi più subdoli.

 Amelia iniziò dunque ad offrire alloggi per le donne in gravidanza che avevano concepito i loro bambini illegittimamente in giovane età o al di fuori del matrimonio. Generalmente la donna chiedeva tra le 50 e le 80 sterline, ma la cifra si poteva comunque contrattare. Nel 1869 George Thomas morì, lasciando la Dyer sola con una figlia, Ellen Thomas. Decise così di lasciare il mestiere di infermiera e di diventare un'allevatrice di bambini. La Dyer contattava le famiglie che volevano lasciarle il figlio per contrattare lo scambio. Lei in cambio chiedeva una cifra di denaro e dei vestiti adatti per il bambino. Loro accettavano la proposta e glielo consegnavano. I bambini venivano poi venduti alle famiglie ricche che li avrebbero adottati o semplicemente trascurati e lasciati morire. Amelia percepiva un salario dalle giovani madri affinchè venisse mantenuto il loro segreto e in particolare fosse garantito lo "smaltimento" dei loro figli dopo il parto. Naturalmente queste donne erano convinte che i neonati sarebbero finiti nelle amorevoli cure di una nuova famiglia benestante o per lo meno che sarebbero rimasti in un orfanotrofio.

In realtà, Amelia faceva tutto ciò solo per intascarsi i soldi e poi lasciava morire di fame i bambini, che ormai non le servivano più. In particolare i bambini rumorosi o cattivi venivano sedati con alcool oppure con oppio, che a quel tempo erano prontamente disponibili e venduti tra i normali medicinali e sciroppi. E' ben documentato che molti bambini in quel periodo morirono in seguito a sedazione (non a causa di un'overdose) ma a causa della drastica riduzione dell'appetito determinata dall'assunzione di tali sostanze stupefacenti. Altri, invece, moriravano di malnutrizione.

Anche se trascurati, in questo periodo, i bambini non furono effettivamente uccisi e ciò che Amelia faceva era relativamente comune nell'Inghilterra vittoriana.

Amelia Dyer fu costretta a rinunciare al lavoro di infiermiera al fine di badare alla propria figlia, Ellen. Tuttavia, quando il suo anziano marito George morì, Amelia ebbe bisogno di un reddito veloce e sicuro e quindi si dedicò a tempo pieno alla sua attività di allevatrice di bambini.

Ad un certo punto della sua 'carriera', Amelia decise di smettere di consentire ai bambini di morire lentamente per malnutrizione. Cominciò così ad ucciderli rapidamente, subito dopo essere stati posti nelle sue "cure". In questo modo avrebbe potuto intascare tutti i soldi che percepiva dalle loro madri e non doversi più preoccupare delle spese di latte e cibo.

Amelia fu poi accusata da un medico, il quale si insospettì della grande quantità di morti infantili che venne chiamato a registrare nei suoi alloggi. La donna fu pertanto processata e condannata per negligenza, ma non per omicidio e fu anche costretta a svolgere lavori pesanti come punizione. Si ritiene che questa esperienza distrusse completamente la sua sanità mentale. Nel corso degli anni dopo questo tempo in prigione, infatti, entrò ed uscì dai manicomi regolarmente. Grazie alla sua conoscenza della disciplina infermieristica, Amelia sapeva bene come comportarsi in manicomio in modo da non essere trattata troppo duramente dal personale. Evitò dunque gran parte degli orrori delle istituzioni vittoriane. Amelia aveva tentato il suicidio in molte occasioni e pertanto era costantemente controllata dalle guardie. In un particolare evento, ingoiò due bottiglie di laudano (o tintura di oppio, un composto a base di alcool e oppio). Tuttavia, dal momento che fu una consumatrice abituale di oppio nel corso della vita, riuscì a sopravvivere per via della grande tolleranza che aveva sviluppato nei confronti di queste sostanze.

Amelia Dyer tornò ad uccidere i bambini che le venivano affidati. Decise, però, di non coinvolgere più i medici per redigere i certificati di morte ed iniziò ad usare vari pseudonimi cambiando spesso città, in modo da riguadagnare il proprio anonimato e riprendere i propri affari.

Nel gennaio del 1896, una cameriera di 25 anni chiamata Evelina Marmon diede alla luce una figlia illegittima. Pubblicò un annuncio affinchè trovasse una famiglia amorevole capace di adottare la sua bambina per la quale sperava una vita migliore di quella che lei poteva offrire. Sperava in cuor suo che un giorno potesse ricongiungersi con la figlia quando avrebbe avuto i mezzi adeguati per fornirle una vita migliore. Amelia Dyer si presentò a lei come 'signora Harding' e finse di essere un amorevole, moglie senza figli in cerca di una figlia da crescere con suo marito .

 Col cuore a pezzi, Evelina pagò 10£ per dare la figlia in adozione e accompagnò la Dyer sul treno di ritorno a Gloucester per dare il finale addio alla sua amata bambina. Fu incredibilmente difficile per Evelina vedere sua figlia nelle mani di un'altra donna e decise di scrivere ad Amelia per informarsi sulla sua bambina. Amelia rispose dicendo che la bambina stava bene e che tutto procedeva nel modo migliore. Tuttavia, la figlia di Evelina era stata strangolata lentamente con un nastro da sarta stretto intorno al collo. La piccola soffocò lentamente in una morsa lancinante. Amelia in seguito dichiarò che le piaceva guardare i bambini soffocare, ma non durava abbastanza a lungo - "Sono morti troppo in fretta", disse.

Il giorno seguente un altro bambino, Harry Simons, venne condotto a Londra, nell'appartamento della figlia di Amelia. Nell'aprile del 1986 Amelia nascose i cadaveri dei due poveri bambini all'interno di un grosso sacco insieme ad alcuni mattoni e lo gettò a Caversham Lock, nel Tamigi, come faceva abitualmente. Tuttavia, la Dyer non pesava i sacchi in modo corretto. Infatti, qualche giorno prima dell'uccisione di Harry e Doris Marmon, tornò a galla un sacco contenente il cadavere di una bambina, che fu recuperato da un barcaiolo insospettito. Sulla carta da imballaggio c'era un nome ancora vagamente leggibile - la signora Thomas - e un indirizzo. L'indirizzo permise alla polizia di rintracciare Amelia Dyer, la quale viveva sotto falso nome. Anche se, non furono trovati dei cadaveri all'interno della sua proprietà, la polizia trovò delle ricevute che testimoniavano la vendita di capi d'abbigliamento per bambini al banco dei pegni e numerose lettere e telegrammi di madri che chiedevano notizie sullo stato dei loro bambini. Attraverso queste prove si potè presumere che Amelia era responsabile di centinaia di morti infantili. Si calcola che uccise circa 400 bambini: ciò la rende uno dei serial killer più prolifici della storia.

Durante il processo l'unica difesa di Amelia fu l'insanità mentale, ma l'accusa stabilì che i segni di instabilità mentale della donna erano solo una farsa per depistare i sospetti -e, in ogni caso, gli omicidi erano iniziati ben prima dei ricoveri in manicomio della Dyer. Amelia Dyer fu dunque condannata a morte per impiccagione, e nelle tre settimane tra il processo e l'esecuzione, vennero compilati ben tre libri con gli scritti delle sue confessioni e ricordi. Tuttavia, quando gli venne chiesto prima della morte, mentre stava in piedi sul patibolo con un cappio intorno al collo, se avesse qualcosa da dire, lei rispose: "I have nothing to say." (Non ho niente da dire). Fu impiccata alle 9 am nella prigione di Newgate a Londra.

Due anni dopo l'esecuzione della Dyer, alcuni impiegati delle ferrovie, ispezionando le carrozze di un treno nel Devon, trovarono un pacco contenente una bambina di tre settimane di età. La bambina era stata affidata ad una certa signora Stewart, per 12£. Aveva preso la bambina alla stazione di Plymouth e presumibilmente gettata nel treno successivo. E' stato ampiamente sostenuto che "la signora Stewart" era in realtà Polly Dyer, la figlia di Amelia Dyer.

Come risultato del caso Amelia Dyer, le leggi riguardanti l'adozione sono oggi molto severe e prontamente l'infanticidio divenne un reato molto più ampiamente considerato nell'Inghilterra vittoriana.

FENICE

Esiste realmente un uccello simile che viene collegato alla fenice, la garzetta, ma vediamo la storia della fenice..

La Fenice, spesso nota anche come Araba Fenice, è un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Gli antichi Egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne qualcosa di un pochino diverso cioè la Fenice. 

In Egitto era raffigurata con la corona Atef o con l'emblema del disco solare. Contrariamente alle "fenici" di tutte le altre civiltà quella egizia non era raffigurata come simile né ad un rapace, né ad un uccello tropicale dai variopinti colori, ma era inizialmente simile ad un passero (prime dinastie) o ad un airone cenerino, inoltre non risorgeva dalle fiamme (come nel mito greco e miti successivi) ma dalle acque.

Nei miti greci (ma non solo) la Fenice era un uccello sacro favoloso diverso rispetto al mito egizio anche come aspetto, infatti assomigliava ad un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe, due lunghe piume - una rosa ed una azzurra - che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo) e tre lunghe piume che pendono dalla coda piumata - una rosea, una azzurra e una color rosso-fuoco. Il motto della Fenice è Post Fata Resurgo (dopo la morte torno ad alzarmi).

 La fenice è realmente esistita ?

Pochissimi storici si domandano se questa creatura mitologica sia realmente esistita, facendo riferimento alle opere dei poeti romani, considerandola nulla di più di un prodotto della fantasia dei seguaci del Dio Sole. Alcuni, tuttavia, credono che il mito possa essere basato sull'esistenza di un vero uccello che viveva nella regione allora governata dagli Assiri.

Gli antichi identificavano la Fenice col fagiano dorato, tanto che un imperatore romano si vantò di averne catturato uno. Nella Bibbia, con l'ibis o col pavone; altri, con l'airone rosato o l'airone cireneo - basandosi sull'abitudine degli antichi egizi di festeggiare il ritorno del primo airone cinereo sopra il salice sacro di Eliopoli, considerato evento di buon auspicio, di gioia e di speranza.

Il volatile più idoneo a rappresentarla è la Garzetta: uccello simile all'airone, di cui numerosi esemplari vennero sterminati solo poiché i loro ciuffi costituivano le aigrettes usate per confezionare i pennacchi coi quali si adornavano le dive. Come l'airone che spiccava il volo sembrava mimare il sorgere del sole dall'acqua, la Fenice venne associata col sole e rappresentava il BA (l'anima) del dio del sole Ra, di cui era l'emblema - tanto che nel tardo periodo il geroglifico del Bennu veniva impiegato per rappresentare direttamente Ra. Quale simbolo del sole che sorge e tramonta, la Fenice presiedeva al giubileo regale. Ed essendo colei che ri-sorge per prima, venne associata al pianeta Venere - che appunto veniva chiamato "la stella della nave del Bennu-Asar", e menzionata quale Stella del Mattino nell'invocazione: Io sono il Bennu, l'anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat. Che mi sia concesso entrare come un falco, ch'io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino.

La Fenice: simbolo di morte e risurrezione

Come l'airone, che s'ergeva solitario sulla sommità delle piccole isole di roccia che sbucavano dall'acqua dopo la periodica inondazione del Nilo che ogni anno fecondava la terra col suo limo, la Fenice annunciava col suo ritorno un nuovo periodo di ricchezza e fertilità.

Non a caso questa creatura era considerata la manifestazione dell'Osiride risorto, spesso raffigurata appollaiata sul Salice, albero sacro ad Osiride. Per questa stessa ragione venne riconosciuta quale personificazione della forza vitale, e - come narra il mito della creazione - fu la prima forma di vita ad apparire sulla collina primordiale che all'origine dei tempi sorse dal Caos acquatico. Si dice infatti che il Bennu abbia creato sé stesso dal fuoco che ardeva sulla sommità del sacro salice di Eliopoli. Proprio come il sole, che è sempre lo stesso e risorge solo dopo che il sole "precedente" è tramontato, di Fenice ne esisteva sempre un unico esemplare per volta. Da qui l'appellativo semper eadem: sempre la medesima.

Era sempre un maschio, e viveva in prossimità di una sorgente d'acqua fresca all'interno di una piccola oasi nel deserto d'Arabia, un luogo appartato, nascosto ed introvabile. Ogni mattina all'alba faceva il bagno nell'acqua e cantava una canzone così meravigliosa che il dio del sole arrestava la sua barca (o il suo carro, nella mitologia greca) per ascoltarla. Talvolta visitava Eliopoli (la città del sole, di cui era l'uccello sacro), e si posava sulla pietra ben-ben: l'obelisco all'interno del santuario della città (nota originariamente col nome di "Innu", che significa la città dell'obelisco, da cui il nome biblico On).

Secondo una versione del mito, l'Araba Fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione, si dice infatti come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri. Dopo aver vissuto per 500 anni, la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo - grande quanto era in grado di trasportarlo. Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme.

Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una Fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell'arco di tre giorni, dopodiché la nuova Fenice, giovane e potente, volava ad Eliopoli e si posava sopra l'albero sacro. Si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita (il Suono divino, la Musica) che animò il dio. 


IL KRAKEN

 REALTÀ O LEGGENDA?

Certamente vi sono moltissime leggende legate al kraken, ma anche alcuni possibili legami con rare specie marine realmente esistenti..

Il Kraken è un mostro leggendario dei mari, molte volte identificato come una specie di calamaro o piovra gigante. Parliamo di questa mitologica creatura anche a seguito di un recente presunto avvistamento di un calamaro gigante a nord della Norvegia. Questo presunto avvistamento è piuttosto curioso in quanto la leggenda del Kraken ha proprio origini nord-europee e soprattutto Norvegesi ed Islandesi.Il Mito del Kraken compare per la prima volta in alcuni scritti e racconti del trecento anche se l'esplosione del mito avviene nel tardo seicento e durante gli anni subisce diverse mutazioni sia caratteriali che fisici, fino ad arrivare ai giorni nostri dove un famoso film (I pirati dei Caraibi) ne dà ulteriore risalto.

Per la prima volta si ha notizia del Kraken nella mitologia norrena con il nome di Hafgufa e descritto nella Saga di Örvar-Odds e nel Konungs skuggsjá: in questi racconti si parla di un mostro marino grande quanto un'isola capace di generare violente onde anomale con il suo solo spostamento. Per avere nuove notizie su questa creatura leggendaria dobbiamo andare avanti nei secoli ed andare a guardare nella mitologi o Norvegese.Ed è proprio con la Storia Naturale della Norvegia del 1752, di Erik Pontoppidan Vescovo di Bergen, che si riprende il mito del Kraken riproponendo la storia di un mostro grande come un'isola uguale nella descrizione del mostro della mitologia norrena Hafgufa. Tuttavia Pontoppidan ci dà ulteriori indicazioni sul Kraken dipingendolo come una creatura non ostile anche se capace di enormi atti di forza se volutamente disturbato (potrebbe trascinare negli abissi un gigantesca nave da guerra). Un vecchio detto dei pescatori norvegesi confermerebbe questa natura parzialmente pacifica: sembra che a seguito di una pesca particolarmente abbondate fosse uso e costume complimentarsi con il pescatore dicendo Devi aver pescato sul Kraken.

Fu solo alla fine del '700 ed inizio '800 che il Kraken mutò caratterialmente passando da creatura pacifica a terrore dei mari. A seguito di questa metamorfosi le storie sui Kraken si moltiplicarno nei vari scritti e racconti dell'epoca: c'è chi sostenesse che il Kraken affondasse le navi di pirati e corretti mentre risparmiasse quella dei giusti. Anche il suo aspetto si evolse passando da una creatura gigantesca ma dalle caratteristiche indefinite (le precedenti leggende ne descrivevano solo la parte superiore) ad una creatura assomigliante in tutto e per tutto ad una piovra gigante dalla bocca aguzza. A questa mutazione contribuiro anche i racconti di Pierre Denys de Montfort che in alcune sue cronache (successivamente smentite) parlava di alcuni naufragi di vascelli mercantili e militari causati dall'attacco di una piovra di dimensioni impressionanti.

Il Kraken e le sue possibili origini scientifiche

Il Kraken

Non è facile credere alla possibilità dell'esistenza del Kraken ma la scienza dal canto suo ha voluto dare una spiegazione plausibile all'origine del mito di questa leggendaria creatura. Secondo alcuni studiosi il mito del Kraken è nato a seguito di alcuni avvistamenti di alcuni calamari giganti della famiglia Architeuthidae che possono raggiungere delle dimensioni notevoli (dai 10 ai 13mt) oppure di alcune specie di Calamaro Colossale rappresentante del genere Mesonychoteuthis considerato il calamaro più grande del mondo con i suoi 14-15mt di lunghezza e 500kg di peso. Sarebbero queste due specie le responsabili della nascita della leggenda del Kraken insieme al racconto ingigantito dei vari marinai e al passaparola costante tipico delle storie raccontate e tramandate.

E' soprattutto la descrizione del calamaro colossale a corrispondere, almeno per morfologia e colore, ai primi racconti dei pescatori e marinai. L'unico neo che rende questa teoria non perfettamente adattabile al mito del Kraken sarebbe la zona in cui questi grossi calamari vivono e le loro abitudini. Il calamaro colossale è tipico dei mari a nord dell'Antartide, nel sud dell'America del Sud, nel sud del Sudafrica e nell'estremità sud della Nuova Zelanda, praticamente possiamo dire che questa specie abita l'intero oceano Australe. Mentre l'altro punto debole della teoria riguarda proprio il comportamento diverso da quello del Kraken: questi animali prediligono gli abissi e non si spingerebbero mai in superficie. Anche la loro pesca sarebbe alquanto difficoltosa se non impossibile.

Sarebbe notizia di pochi mesi l'avvistamento di un Kraken/Calamaro Gigante o Colossale a nord della Norvegia. Tuttavia dai racconti emersi potrebbe trattarsi di una bufala o di una mera allucinazione. Le cronache ci raccontando di tre ragazzi a bordo di una nave peschereccio che si erano allontanati dalle coste per una battuta di pesca. Sembra però che a bordo del peschereccio le canne da pesca non siano state utilizzate, nel compenso sono state trovate lattina di birra e bottiglie di super-alcolici. In ogni caso secondo il racconto di questi tre ragazzi mentre stavano pescando hanno visto a una ventina di metri dalla loro imbarcazione una serie di tentacoli a pelo d'acqua. Al che hanno cercato di avvicinarsi per capire meglio di cosa si trattasse, ma improvvisamente quella cosa, come è stata definita, ha fatto uno spruzzo e solo allora hanno visto una massa violacea di circa 8-9 metri affiorare a pelo d'acqua per poi immergersi immediatamente urtando lievemente l'imbarcazione dei malcapitati, che spaventati hanno fatto immediatamente ritorno.

Il Kraken di Mark McMenamin

Ma se le varie teorie scientifiche non hanno ottenuto notevole successo nella possibile spiegazione di un mostro marino come il Kraken, c'è un paleontologo che vuole dare una nuova interpretazione a questa leggenda/non leggenda. La Teoria è del paleontologo Mark McMenamin e fu presentata nel 2011 durante il convegno del Geological Society of America. Secondo lo studioso sarebbe esistito milioni e milioni di anni fa una cefalopode enorme nelle profondità marine. La sua teoria si base su alcuni resti di un ittiosauro (vissuto 250 milioni di anni fa) che presentava delle caratteristiche di stritolamento particolari: cassa toracica schiacciata, vertebre spostate dallo stesso lato e le ossa presentavano una determinata pressione. Quindi secondo il paleontologo l'ittiosauro è stato ucciso da un animale molto più grosso che potrebbe corrispondere alla descrizione del Kraken mitologico.

A seguito di questa teoria McMenamin ha continuato la sua ricerca e nel 2013 ha trovato un nuovo indizio che confuterebbe la sua tesi. Hanno trovato un becco che a loro avviso coinciderebbe con quello di un calamaro gigante attuale, ovviamente in scala molto più grande. Il paragone è stato effettuato con il calamaro gigante di Humboldt ed effettivamente ci sarebbero alcune strabilianti similitudini come fratture e linee convergenti. Tuttavia nonostante queste importanti scoperte sembra che la tesi di McMenamin non venga presa molto in considerazione in quanto non prenderebbe in considerazioni altre spiegazioni plausibili. Altri invece asseriscono che il fatto che venga nominato il Kraken sia solo una abile mossa pubblicitaria per dare ulteriori risalto alle scoperte scientifiche avvenute nello stato del Nevada del paleontologo statunitense.

Il mito del Kraken per ora continua a rimanere tale, tra antiche leggende e teorie scientifiche. Tuttavia questa creatura leggendaria continua a far sognare e fantasticare generazioni di studiosi del mare ed appassionati di miti e leggende. Non sarebbe la prima volta che creature realmente esistite inizialmente vengono scambiate, da chi non le ha mai viste prima di allora, in qualcosa di pauroso e mostruoso e comunque incomprensibile. Gli avvistamenti nella storia sono stati molteplici ma finora nessuno di quesiti ha portato a qualcosa di concreto...questo vuol dire solo una cosa...il mistero del Kraken rimarrà tale ancora molti e molti anni.

Un'altra domanda aleggia nelle nostri menti, cosa cela l'antartide? altri "mostri" come il kraken?

E voi, ci credete? 

GLI "ILLUMINATI"

Chi sono? chi fa parte del gruppo segreto?

Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce,
quelli che sanno, ma la loro luce è, apparentemente, Lucifero o Satana.
Appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte.
Vengono anche definiti la Nobiltà Nera, i Decision Makers, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi.
La loro caratteristica è quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.
Il loro potere risiede nell'occulto e nell'economia, uno dei loro motti è: "il denaro crea potere".
Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti l'ONU ed il Fondo Monetario Internazionale.
Un esempio del loro modo di operare è l'elezione del Presidente degli Stati Uniti,

chi tra i candidati ha più Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni perché con questi soldi ha il potere di "distruggere" l'altro candidato.
E chi è che sponsorizza il candidato vincente?
Ovviamente gli Illuminati attraverso le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati, per mantenere il "gioco" vivo anche se loro hanno già deciso chi sarà il vincitore e a questo assicurano più soldi.
I loro piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di Presidente dall'entourage degli Illuminati fin da quando era giovane.
Qual è l'obiettivo degli Illuminati?
Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma "spirituale" ed affermare il loro credo: l'ideologia Luciferica.

Questo obiettivo non puo' essere conseguito nel periodo di una vita, le sue origini sono antiche e risalgono già al 1700 quando il complotto venne formalizzato, con l'elaborazione di veri e propri documenti programmatici.
Nella prima metà del 1700 l'incontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, l'abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: "I Protocolli dei Savi di Sion".


In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l'aiuto di un sistema economico.
Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l'ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome "Gli Illuminati di Baviera".
Weishaupt prendendo spunto dai " Protocolli dei Savi di Sion" elabora all'incirca verso il 1770 "Il Nuovo Testamento di Satana" un piano che dovrà portare, non più gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati o Banchieri Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero.
La strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava arrivare alla soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati.
Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:
Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l'economia, gli aspetti sociali, la religione, l'etnia etc ... Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.
Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all'interno di uno stato.
Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.
Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.
Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine all'obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.
Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l'informazione.
Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.
Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente.
Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico Governo Mondiale .
Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace Americano Albert Pike che elabora un documento per l'istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre Mondiali. Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo Mondiale.
Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell'ONU,

che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati.
Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di America, ad avere anche la guida della Russia.
Quest'ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi.
La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati.
Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina.
La Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando l'estensione del conflitto a livello mondiale.
Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla Germania (Francoforte), alla Svizzera, poi all'Inghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti d'America (New York).
E' quindi dal 1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per raggiungere i propri traguardi.
Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati:
la Rivoluzione Francese,
le Guerre Napoleoniche,
la nascita dell'ideologia Comunista,
la I Guerra Mondiale,
la Rivoluzione Bolscevica,
la nascita dell'ideologia Nazista,
la II Guerra Mondiale,
la fondazione dell'ONU,
la nascita dello Stato di Israele,
la Guerra del Golfo,
la nascita dell'Europa Unita...
Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una "struttura operativa", composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione.
Come potete constatare gli Illuminati controllano o hanno i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo.
La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi:
a) la forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale;
b) la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associazioni Segrete.
Queste ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tutt'ora quell'alone di discretezza necessario al piano degli Illuminati.
Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società, sono Satanisti e praticano la magia nera.
Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse.
E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede.
E' anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse.
Per chiarire ecco un esempio:
a quanto sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno parte della rete degli Illuminati.
Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e agiscono in modo "invisibile" sulla psiche.
Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovani apatia, robotismo, violenza ed essere uno stimolo all'uso di droghe.
Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie più ricche del mondo.
I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare è stata passata da uomo a uomo generazione dopo generazione.
Comunque nessun segreto puo' essere tenuto per sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che, abbandonando l'ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni più importanti. 


Ecco quindi le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al Nuovo Ordine Mondiale:


ASTOR
BUNDY
COLLINS
DUPONT
FREEMAN
KENNEDY
LI
ONASSIS
ROCKFELLER
ROTHSCHILD
RUSSELL
VAN DUYN
MEROVINGI

(Più annesse varie famiglie Reali Europee)

Sono dunque loro il vero governo del mondo o meglio il governo segreto? 

LA PREVEGGENZA

Predire qualcosa che sta per succedere o che succederà negli anni, cosa c'è di vero?

cos'è la preveggenza?

La preveggenza consiste, essenzialmente, nel prevedere, per l'appunto, ciò che accadrà in un futuro più o meno lontano. Molti mistici cattolici e non del passato hanno mostrato delle capacità di preveggenza o chiaroveggenza. Basti pensare a Padre Pio, in grado di prevedere persino eventi della sua stessa vita oppure Natuzza Evolo, mistica di Paravati che, per intercessione dei Santi e degli angeli custodi, poteva dare consigli a coloro che si recavano presso la sua dimora, vedendo chiaramente ciò che sarebbe accaduto nella loro vita. E' ovviamente un dono che è al centro del mistero. La stessa Natuzza così come molti altri Santi ebbe chiare visioni del Paradiso e dell'Inferno, visioni che ebbero anche alcune veggenti di Medjugorje, segno di una vita eterna che è realtà.

Sicuramente esistono, poi, persone con una sensibilità più spiccata che possono presagire, entro i limiti del possibile ed indefinitamente, eventi della loro vita futura e di quella degli altri. L'importante è non speculare su questi doni, ma usarli a vantaggio gratuito per aiutare gli altri. In sostanza, non fidatevi di fattucchiere o maghe da quattro soldi che vi raccontano di felicità fasulle nel futuro. Chi ha questi doni realmente, di solito, opera nel bene e gratuitamente...

Molti riescono a prevedere sporadici eventi della vita futura, tramite flash che appaiono nei sogni. I sogni possono essere un canale importante di preveggenza, specchio di un futuro possibile il quale, però, può essere sempre soggetto a cambiamenti, essendo mutabile e variando in base alle nostre scelte!

fatti documentati, realtà o calunnia?

Il più famoso è senz'altro lui, Nostradamus.

 Al secolo Michel de Nostredame, alle volte Notre Dame in francese o Miquèl de Nostradama in occitano, raramente Michele di Nostradama in italiano seicentesco (Saint-Rémy-de-Provence, 14 o 21 dicembre 1503 - Salon-de-Provence, 2 luglio 1566), è stato un astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese.

È considerato da molti, assieme a san Malachia, come uno tra i più famosi e importanti scrittori di profezie della storia. È famoso principalmente per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, nel libro Centuries et prophéties (1555).

Mother Shipton. Madre Shipton è una figura piuttosto oscura nella storia inglese medievale. Le sue profezie sono state stampate nel 1645 e, già allora, molte vennero ritenute realizzate. Una di queste fu, ad esempio, il grande incendio di Londra. 

Re Sole. Quando Luigi XIV di Francia nacque, nel 1638, Tommaso Campanella fu chiamato alla corte per redigere un oroscopo che recitava: "Luigi XIV sarà un ragazzo lussurioso, come Enrico IV, e un uomo d'orgoglio. Regnerà per molto tempo e sarà abile nel mettere mano sia in temi religiosi sia a livello di rivolte e confusioni". La profezia si avverò completamente e fu proprio Tommaso Campanella a dare a Luigi XIV il nominativo di "Re Sole". 

Oomoto. Alcuni membri del gruppo religioso degli Oomoto sono i responsabili di diverse profezie poi adempiute nel ventesimo secolo. In particolare, il profeta Onisaburo Deguchi predisse che il Giappone avrebbe combattuto una guerra nel 1931 (la guerra in Manciuria) e predisse poi anche il corso completo della Guerra del Pacifico dal 1920 in poi, affermando inoltre che il Giappone sarebbe stato bombardata dall'America. 

La preveggenza non è una cosa associata alla chiesa, d'altro canto, è piena di poteri oscuri, eppure.. perchè la maggiorparte dei profeti facevano parte di essa?

Esistono veramente persone in grado di predire le cose? e se fossero in qualche modo, gli attuali o le attuali streghe e stregoni? non verrebbero certamente giustiziate e messe al rogo.

Conviviamo ormai in mezzo a moltissime creature di cui non ne conosciamo assolutamente nulla..

Voi credete nella preveggenza? Conoscete qualcuno in grado di avvertire cos'accadrà in futuro?

cosa ne pensate?

AUTOCOMBUSTIONE UMANA

Un corpo umano può prendere fuoco spontaneamente?

Diversi mesi fa, il sito Doubtful News raccontava una strana storia: un neonato di sette giorni, proveniente dal villaggio T Parangini, in India, era stato ricoverato per gravi ustioni sul 10% della superficie dei suoi piedi. Due anni fa il fratellino Rahul, allora di tre mesi, era stato ricoverato per ustioni simili sull'addome e il petto. In entrambi i casi, la famiglia ha citato come causa l'autocombustione umana e si indagherebbe per capire se la sindrome sia o meno di origine genetica.

Pochi giorni fa anche il secondo bambino è tornato a casa coi suoi genitori, ma questa non è necessariamente una buona notizia. Il sospetto dei medici, infatti, è che si tratti, di nuovo, di abuso di minore. Non esiste infatti nessuna sindrome, genetica o meno, che porti alla combustione spontanea delle persone, e secondo l'attivista per i diritti dei minori Shanmuga Velayutham, la famiglia potrebbe aver usato questo stratagemma per reclamare agevolazioni dal governo. Nel 2013 infatti, in seguito all'incidente con Rahul, i genitori avevano ricevuto assistenza economica e un tetto sopra la testa grazie a un programma che distribuiva nuove abitazioni alimentate a energia solare nelle aree rurali.

In entrambi gli episodi l'unico testimone secondo cui i bambini avrebbero presto spontaneamente fuoco è la madre stessa, ma se eliminiamo le sue dichiarazioni rimaniamo con delle ustioni che non hanno nulla fuori dall'ordinario.

Rimane però una domanda: è possibile l'autocombustione umana, detta anche combustione umana spontanea?

Un mistero di vecchia data
Per cremare un corpo sono necessari almeno 1.000 gradi centigradi, eppure esistono circa 120 casi documentati di persone trovate incenerite, totalmente o parzialmente, all'interno delle proprie abitazioni. La cosa strana di questi casi è che il fuoco non si era esteso al resto degli oggetti intorno ai resti del corpo, il che ha portato alcune persone a credere che la combustione fosse partita spontaneamente dall'interno del corpo.

Nel folklore i riferimenti alla combustione umana spontanea risalgono almeno al XVII secolo, ma a partire dalla prima metà dell'800, il presunto fenomeno ha cominciato a essere dibattuto anche sulle riviste di medicina. Persino l'autorevole British Medical Journal ha ospitato negli anni molti interventi sulla questione.

Probabilmente molta della pubblicità era dovuta a opere di fantasia, come il romanzo di Charles Dickens Casa Desolata (1872). In quest'opera il malvagio Krook, alcolista, muore per combustione umana spontanea, che Dickens stesso credeva potesse realmente accadere.

Combustione non così spontanea
La maggior parte dei medici ha negli anni ripetutamente rifiutato la spontaneità di questi fenomeni. Hanno fatto notare in particolare come tutti i casi riguardassero persone inferme, i cui vestiti non solo avrebbero facilmente potuto prendere fuoco senza che i malcapitati se ne accorgessero, ma avrebbero anche avuto difficoltà a reagire. In molti casi non mancavano poi indizi sull'esistenza di una fonte esterna di accensione e di eventuali acceleranti (caminetti, lampade a combustibile, sigarette, ecc...).

Per quanto ragionevoli queste spiegazioni non riuscivano a spiegare totalmente il raccapricciante scenario: dove prima c'era un corpo vivo, ora rimaneva un mucchietto maleodorante di ceneri. Dalla combustione spesso venivano poi risparmiati, per qualche ragione, i piedi e le gambe. Come mai?

In mancanza di una spiegazione condivisa sul meccanismo, le teorie pseudoscientifiche ebbero la strada spianata. Per esempio del 1996 è il libro Ablaze! dove l'autore Larry E. Arnold, autista di scuolabus e scienziato autodidatta, ci spiega l'esistenza del pirotrone. Inventata di sana pianta da Arnold, questa particella sarebbe in grado di avviare, in certe condizioni, una reazione a catena che porterebbe i nostri corpi a prendere fuoco.

Gli esperimenti
Oggi la spiegazione più accettata sui casi di presunta autocombustione umana si deve soprattutto agli sforzi di due big del movimento scettico, l'investigatore Joe Nickell e l'esperto forense John F. Fisher. I due hanno studiato il fenomeno per due anni, giungendo alla conclusione che, fermo restando la necessità di una fonte esterna (che non era possibile escludere in nessuno dei casi analizzati), la spiegazione più plausibile è quella del cosiddetto effetto candela.

Una volta che un corpo umano ha preso fuoco, il grasso comincia sciogliersi e a impregnare i vestiti della vittima, alimentando in questo modo le fiamme come farebbe la cera fusa con lo stoppino. In questo modo si raggiungono temperature tali da distruggere, dopo qualche ora, anche le ossa.

Per quanto riguarda le parti non bruciate, la spiegazione più semplice è che molte vittime erano sedute e che il fuoco tende a salire verso l'alto, oltre al fatto che gambe e piedi contengono poco grasso. Diversi esperimenti forensi con corpi di maiali hanno in seguito confermato questa teoria.

Una variante dell'effetto candela è stata invece escogitata dal biologo Brian J. Ford, secondo il quale, almeno in alcuni casi, la combustione può essere stata agevolata da condizioni di chetosi, dove un'alterazione del metabolismo degli acidi grassi produce un eccesso di acetone, una molecola estremamente infiammabile. Ford ha quindi marinato nell'acetone un modello in scala a base di carne di maiale, ottenendo una rapidissima combustione.

Difficile che le cellule producano abbastanza acetone da essere determinante per l'avanzamento della combustione, ma è comunque possibile che la presenza di questo accelerante abbia reso i vestiti di alcune vittime più facilmente infiammabili.

Chi con queste prove è ancora convinto che la combustione umana spontanea esista realmente, e la sua spiegazione risieda qualche qualche sconosciuta proprietà del corpo umano, dovrebbe però rispondere alla logica obiezione statistica dello scettico Benjamin Radford:

"Se la combustione umana spontanea è un fenomeno reale, perché non accade più spesso? Ci sono 7 miliardi di persone nel mondo, e ancora non vediamo casi di persone che vengono avvolte dalle fiamme mentre camminano per strada. Nessuno è mai stato visto, filmato o ripreso (per esempio, da una videocamera di sorveglianza) mentre improvvisamente bruciava. È sempre successo a singole persone che si trovavano sole vicino a una fonte di accensione." 


IL MISTERO DEI "CROP CRICLES" PT. 1

Quest'argomento verrà diviso tra la sezione 1 e la sezione 2 che segue 

I cerchi nel grano , o agroglifi, sono aree di campi di cereali, o di coltivazioni simili, in cui le piante appaiono appiattite in modo uniforme, formando così varie figure geometriche (talvolta indicate come "pittogrammi") ben visibili dall'alto. A seguito del numero crescente di apparizioni di queste figure (soprattutto in Inghilterra) a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, il fenomeno dei cerchi è diventato oggetto d'indagine per determinare la genesi di queste figure.

Si sa con certezza che molti cerchi, compresi quelli di complessità maggiore, sono realizzati dall'uomo, come ad esempio quelli realizzati da Doug Bower, Dave Chorley e John Lundberg. Bower e Chorley, che diedero l'avvio alla moda del disegno dei cerchi nel grano in Inghilterra negli anni ottanta, furono poi insigniti del Premio Ig Nobel nel 1992 per l'ideazione della loro burla.

Non esistono prove scientifiche che un cerchio nel grano abbia mai avuto origine diversa da quella umana, ma solo ipotesi pseudoscientifiche.

I cerchi nel grano finirono sotto i riflettori all'inizio degli anni ottanta, con i primi tre cerchi in Inghilterra. Le iniziali speculazioni giornalistiche su ipotetici "atterraggi alieni" ebbe risalto sui quotidiani nazionali, e da allora i cerchi nel grano iniziarono ad apparire sempre più numerosi nelle campagne inglesi.

Il Wiltshire Times fu uno dei primi giornali ad occuparsi dei cerchi inglesi, e ad usare nel 1980 il termine crop circles.

Tentativi di cercarne la presenza in epoche passate non hanno finora prodotto alcun risultato. Talvolta viene citata la storia del "Diavolo mietitore", un pamphlet del 1678, ma ad un'attenta analisi risultò che non c'era alcuna correlazione con i cerchi nel grano, e che si tratta di un semplice libello volto a diffondere una morale fondata sulla dualità ricco-povero come era in uso in quell'epoca

Mentre si dibatteva sul fenomeno, nel 1991 due anziani inglesi, Doug Bower e Dave Chorley, affermarono che, dopo aver letto del caso australiano di Tully, del 19 gennaio 1966, avevano iniziato a creare dei cerchi nel grano per far credere che fossero atterrati dei dischi volanti e dimostrarono ai giornalisti come era possibile creare quei cerchi in poco tempo e con un'attrezzatura rudimentale. Il loro primo cerchio risalirebbe al 1978, ma la burla non ebbe molto successo e due anni dopo riprovarono in un posto più visibile, ottenendo finalmente l'attenzione della stampa.

All'obiezione che sarebbe stato impossibile per i due essere gli autori del gran numero di cerchi successivi, è stato fatto notare il ben noto fenomeno dell'imitazione, che segue facilmente le notizie sensazionalistiche; di fatto anche Bower e Chorley avevano imitato la notizia del 1966, dopo averla appresa in un viaggio in Australia dai giornali locali.

Alcune persone hanno mostrato come si potessero produrre cerchi nel grano, smentendo certe precedenti credenze e supposizioni. È stato così dimostrato che:

  • la realizzazione di cerchi nel grano è fattibile da parte di qualunque persona
  • non è necessaria una tecnologia sofisticata, in quanto semplici strumenti risultano già sufficienti
  • qualunque persona è in grado di produrre figure nel grano anche molto complesse e precise e in breve tempo

Già nel 1991 Doug Bower e Dave Chorley, annunciarono che i cerchi erano una burla da essi stessi architettata poco più di un decennio prima, a partire dal 1978, usando assi, funi e cavi elettrici come unici strumenti e ne crearono uno, davanti ai giornalisti, in circa un'ora

Il sito web Circlemakers aggrega oggi un noto gruppo di creatori di cerchi "artificiali". Il sito, creato da John Lundberg, si è prefisso di dimostrare che è possibile riprodurre anche forme complesse nel grano con l'uso di semplici attrezzi e ha realizzato molte opere che ha pubblicato nel suo sito.

Il gruppo olandese di circlemaker XL D-Signs ha realizzato uno dei più grandi cerchi del mondo. Si tratta dell'Atlas, tracciato nei pressi della cittadina di Goes il 7 agosto 2009, con la partecipazione di 60 persone. Il cerchio raffigura un essere umano (molto simile all'uomo Vitruviano) in foggia di farfalla con le ali dischiuse e misura 530 × 450 metri.

La rivista Scientific American, nel 2002 pubblicò un articolo di Matt Ridley, il quale aveva iniziato a creare cerchi nel grano nel nord dell'Inghilterra nel 1991. Egli descrisse le tecniche da lui sviluppate usando strumenti relativamente semplici ma nondimeno capaci di trarre in inganno i successivi osservatori, e riferì il fatto che fonti attendibili come il Wall Street Journal erano state facilmente ingannate.

Richard Taylor, direttore dell'Istituto di Scienze dei Materiali dell'Università dell'Oregon, nel 2011 ha pubblicato un articolo sul Physics World Journal proponendo la teoria secondo la quale una buona parte dei cerchi del grano sia realizzata mediante l'ausilio di generatori di microonde portatili (magnetron) e di un sistema GPS.

IL MISTERO DEI "CROP CIRCLES" PT. 2

Uno storico della Tasmania ha usato delle immagini di Google Earth per sostenere che i cerchi nel grano, ormai catalogati da quasi tutti o come semplice land art o come bufala moderna, sono al contrario molto più antichi come origine e di natura non convenzionale. Lo scrive il Time riprendendo un articolo dell'Huffington Post. Secondo il prestigioso magazine americano non tutto è chiaro come sembra. Eravamo rimasti agli intriganti cerchi frutto della genialità di due uomini inglesi, David Chorley e Doug Bower che nel 1991 confessarono, di aver creato con l'aiuto delle tenebre e armati di assi di legno e corde, cerchi nei campi di grano del sud dell'Inghilterra fin dal 1978. Ma lo storico Greg Jefferys , laureato in archeologia, dice di avere nuovi elementi di prova che non tutti i cerchi nel grano sono di origine umana.

Dopo aver trascorso più di 300 ore esaminando alcune foto aeree di Google Earth e sovrapponendole con scatti del 1945, Jefferys conclude che un certo numero di cerchi nel grano si sia manifestato in modo coerente ogni estate per almeno 33 anni prima dei pionieri circle makers Chorley e Bower.

La sovrapposizione, secondo l'Huffington Post, deriva da una serie di immagini prese verso la fine della seconda guerra mondiale e copre circa il 35 per cento del suolo inglese, escluso il Wiltshire zona regina del fenomeno dei crop-circle e meta preferita di numerosi turisti.

Le nuove scoperte, insieme alle segnalazioni di cerchi nel grano nelle campagne inglesi, risalenti a oltre 300 anni, significherebbero secondo lo studioso che il fenomeno è ancora inspiegabile e può rappresentare un nuovo campo di ricerca scientifica, che dovrebbe far luce sulla loro origine.

Jefferys ha sostenuto di essere convinto che una rara forma di energia elettromagnetica chiamata vortice di plasma ionizzato, o fulmini globulari, sia coinvolto nella creazione dei cerchi.

Per la verità la teoria del plasma ionizzato è già stata studiata e considerata totalmente sballata dal punto di vista scientifico almeno rapportata alla creazione di disegni completi. I fulmini globulari poi sono un fenomeno totalmente indipendente, e pur essendo rimasto circondato da un alone di mistero sono da qualche anno meno enigmatici grazi a nuovi studi sulla loro natura. Nel 2007 una ricerca di due fisici sperimentali brasiliani, Antonio Pavo e Gerson Paiva, dell'Università Federale di Pernambuco (Brasile),spiegava che il fenomeno era stato riprodotto con successo in laboratorio, basando il processo su una teoria fisica precedentemente formulata dal loro collega statunitense Graham Hubler, dell'U.S. Naval Research Laboratory di Washington.

In termini molto semplici, la teoria prevede che i fulmini globulari siano il risultato di fenomeni elettrici e chimici. Il punto di partenza è un classico fulmine che scarica la sua energia a terra. Nel punto di impatto si producono altissime temperatura che vaporizzano gli elementi chimici come il silicio contenuti nel suolo. Le particelle di silicio, a loro volta, combinandosi con l'Ossigeno presente nell'atmosfera, formano una nuvoletta incandescente di plasma (gas ad alta temperatura) di dimensioni variabili da una palla da tennis a un pallone di calcio. Così il fulmine globulare comincia a fluttuare nell'aria per qualche secondo, emettendo bagliori variopinti e terrorizzando la gente, prima di dissolversi, talvolta con un fragore assordante.

Jefferys riconosce che ci sono difetti sulle 1.945 immagini da lui analizzate e che potrebbero essere scambiate come cerchi nel grano pur non essendolo. Ma ha detto di aver eliminato quelli sospetti con un'ispezione approfondita e selezionato 13 formazioni finali che soddisfano i suoi "criteri rigorosi." Ha anche comunicato di essere pronto a continuare il suo studio sui misteriosi cerchi con un dottorato di ricerca presso l'Università della Tasmania.

BIGFOOT

Una leggenda o una realtà?

Bigfoot è una leggendaria creatura scimmiesca che dovrebbe vivere nelle foreste dell'America settentrionale. Segnalazioni della sua presenza sono arrivate da diverse parti degli Stati Uniti, ma sembra che gli avvistamenti di 'Bigfoot' siano concentrati negli Stati di Washington e Oregon, nel Nord Ovest del Paese. Non ci sono prove concrete della sua esistenza se non alcune sequenze video, delle fotografie sfocate e certe orme di piedi anomale.

Eppure di recente a una donna è capitato di trovarsi alle spalle una creatura che potrebbe essere proprio 'Bigfoot', quell'essere a metà tra uomo e scimmia che per gli zoologi sarebbe solo una leggenda. Come si spiega allora che la donna abbia visto non uno bensì due figure camminare nel bosco? Addirittura dietro di loro le è sembrato di intravedere anche un cucciolo. Insomma, avrebbe visto una tranquilla famigliola che in realtà non esisterebbe.

La disputa tra chi crede in queste misteriose creature e che sono milioni in tutto il mondo e chi invece pensa sia solo frutto della fantasia va avanti da anni.

I nativi americani li chiamavano 'sasquatch' e li descrivevano come uomini selvaggi, alti e robusti, che si nascondevano nelle foreste più fitte. Negli ultimi decenni gli avvistamenti di un 'Bigfoot' si sono concentrati sulla costa del Pacifico statunitense, ma qualcuno sostiene di averlo visto nella valle del Mississippi e persino in Florida.

Il video più famoso in cui viene mostrata una creatura che potrebbe essere il vero 'Bigfoot' è il film Patterson-Gimlin. Il 20 ottobre 1967, Roger Patterson e Robert Gimlin filmarono un presunto 'sasquatch' a Bluff Creek, in California. Il filmato divenne famoso perché fu l'unico a essere preso in considerazione dagli studiosi, i quali, ancora oggi, stanno discutendo sulla sua veridicità. La pellicola mostra una creatura molto alta e dalla folta peluria nera-grigia, capace di camminare sulle zampe posteriori. Nel filmato si osserva la creatura procedere con passo malandato, girarsi verso i due uomini e poi addentrarsi nella foresta. Il nome che le fu dato è Patty.

Secondo il blogger Thinker Thanker la creatura del video non è né un uomo e neppure una scimmia, ma sarebbe un vero 'Bigfoot'. Lo dimostrerebbero la camminata, la proporzione tra gli arti superiori e inferiori e la massa muscolare ben visibile. Nessun trucco, insomma. 

voi cosa ne pensate?


IL VIAGGIO NELLO SPECCHIO

Vi è mai capitato di fissarvi allo specchio? potrebbe essere pericoloso...

Sembra l'incipit di un libro horror, invece è la semplice realtà.. 

LE LEGGENDE

Esistono svariate leggende e storie sulla natura paranormale dello specchio.

Se una persona muore, per qualunque motivo ( non per forza omicidio) in una casa, è bene coprire tutti gli specchi, poichè si crede che l'anima possa entrarvi e quindi rimanervi per tormentarvi.

Fissare inoltre uno specchio con delle candele vicino, aprirebbe un vero e proprio varco per le entità maligne.

STORIE DOCUMENTATE

Tra le molteplici leggende però, vi è una storia molto intrigante ed al contempo terrorizzante..

Se una persona fissa uno specchio (meglio se singolo, non armadiospecchio) dopo vari minuti inizia ad avvertire e vedere delle cose molto particolari.

Il proprio volto potrebbe assumere visi differenti o connotazioni non vostre, gli occhi potrebbero cambiare colore, fino quasi a svanire nel buio, nei casi più paurosi, potreste vedere il vostro riflesso che si muove o che prende vita osservandovi in modo strano, il tutto mentre voi siete fermi a fissare lo specchio.

Esiste una storia, con vari episodi provati da alcune persone, in cui si dice che lo specchio farebbe da tramite tra il nostro mondo e altri paralleli. (chiamati anche OBE)

Si dice che una volta iniziate le manifestazioni (qualunque esse siano) se si va avanti con l'esperimento, non si vede più nulla, ne il vostro riflesso, ne tutta la stanza intorno a voi ed inizierete a compiere un viaggio singolare (diverso per ognuno di noi), attraverso uno o più mondi paralleli, per tornare indietro tuttavia (se non avete fermezza di spirito) dovrete essere "scossi" da una persona esterna,  oppure dovrebbe semplicemente finire il viaggio.

Una volta finito il viaggio in sè, vi troverete molto vicini allo specchio, mentre quando avete iniziato non lo eravate.

Certo, sembrerebbe una storia come tante, ma moltissime testimonianze affermano di aver visto, o sentito qualcosa di straordinario.

L'esperimento è semplice, dovrete fissarvi allo specchio fino ad attendere che inizi il vostro viaggio, anche se non ve lo consiglio..

IL FANTASMA DELLA CONTESSA 


Contessa di Imola e Forlì, non ha mai smesso di abitare le sue proprietà: anche dopo la morte, nel 1509.
Feroce, coraggiosa e risoluta com'era in vita, alcuni hanno visto Caterina Sforza (1463-1509), nella foto accanto, da spettro, gettarsi fuori dal Castello di Picandoli armata di lancia, proprio come fece nel 1499, incitando indomita i suoi a resistere all'assedio di Cesare Borgia.
Nel castello di famiglia, a Imola, vagherebbe invece per spaventare gli incauti che osano avvicinarsi a una stretta e buia scaletta, che secondo alcuni era l'accesso alla sua dimora segreta e a una enorme cassa d'oro.
Sulla crudeltà di Caterina le leggende abbondano: pare facesse gettare su lame affilate sistemate in fondo a un pozzo gli ospiti indesiderati, che fosse una strega e si intendesse di alchimia. E infatti non manca chi giura di averla vista affacciata alle finestre del castello, durante le notti di Luna piena, per scrutare il futuro negli astri. 

Alcuni ritenevano che fosse la protagonista del dipinto della gioconda..

Ufficialmente la modella della gioconda è la Monna Lisa, come si può scorcere da uno scritto del Vasari..

"Prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di Monna Lisa sua moglie; et quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto la quale opera oggi è appresso il re Francesco di Francia in Fontanbleo . . . Et in questo di Leonardo vi era un ghigno tanto piacevole che era cosa più divina che umana a vederlo, Et era tenuta cosa maravigliosa, per non essere il vivo altrimenti". 

quale sarà la verità?

gioconda o no, Caterina si aggira tuttora per le stanze del suo castello, proteggendo perennemente una scaletta.. a cosa porterà? cosa vi sarà nascosto?

IL FANTASMA DELLA CASA BIANCA

Composta da oltre cento stanze, una quarantina di corridoi e una ventina di bagni, molti sostengono che la Casa Bianca non ospiti solo la famiglia del presidente americano, ma anche gli spettri di parecchi suoi predecessori.
Il più assiduo sarebbe il fantasma di Abraham Lincoln (1809-1865), nella foto, il sedicesimo presidente statunitense assassinato al Ford's Theatre di Washington.
Nel 1942, la Regina Guglielmina d'Olanda, ospite del presidente Roosevelt, venne svegliata da un leggero bussare alla porta: quando aprì disse di essere svenuta dopo essersi trovata di fronte il fantasma di Lincoln.
Altri ospiti della Casa Bianca lo hanno visto seduto in poltrona, in cima alle scale che portano al terzo piano, o con lo sguardo perso oltre la finestra, nella stanza ovale gialla. Eleanor Roosevelt invece lo incontrò mentre passeggiava per i corridoi del secondo piano.

BOLENA SENZA TESTA


Lo spettro più famoso della Torre di Londra è lei: Anna Bolena (1507-36), nella foto accanto, seconda moglie di re Enrico VIII. Fu lui il primo ad ammettere di aver visto lo spirito della ex moglie vagare con la propria testa sotto braccio.
Anna, disprezzata dal popolo e ritenuta una strega, fu una delle vittime del fedifrago monarca: dopo una figlia (la futura regina Elisabetta) e tre aborti, il re si convinse che non gli avrebbe mai dato il sospirato erede maschio.
Così, prima scelse la sua prossima compagna, poi accusò Anna di adulterio: la poveretta venne processata e condannata per incesto, stregoneria e alto tradimento. Il suo corpo, decapitato il 19 maggio 1536, fu sepolto nella cappella reale della Torre di Londra.
Tuttora il suo fantasma viene visto spesso vagare nei corridoi durante la notte, con o senza testa: nel 1864 fece persino svenire una guardia, mentre nel 1960 si intrattenne a conversare con il canonico e studioso della famiglia Tudor, William Sandford Pakenham Walsh.

DERINKUIU

La città nascosta

Da secoli si raccontano storie di grotte e tunnel nelle profondità della terra, passaggi sotterranei che conducono a regni di demoni e mostri. È possibile che queste leggende nascondano una sorprendente verità? Forse ci sono davvero luoghi misteriosi e inspiegabili sotto i nostri piedi, luoghi le cui origini potrebbero non essere di questo mondo. 

La Cappadocia, nella Turchia orientale, è delimitata al nord dal Mar Nero e a sud dalla catena montuosa del Tauro.

Nel 1963, una semplice ristrutturazione nella città di Derinkuyu porta ad una scoperta straordinaria.

L'apertura della parete di una grotta, rivela un passaggio verso una città sotterranea, antica di migliaia di anni, ad oltre 85 metri di profondità.

Ci sono tredici piani che scendono sottoterra, con pozzi di ventilazione e circa quindicimila bocchette che portano l'aria anche ai livelli più profondi.

Per quanto incredibile, le camere rocciose scoperte potevano contenere circa 20 mila persone tra uomini, donne e bambini. Ci sono perfino tracce di centri religiosi, magazzini, torchi per il vino e stalle per il bestiame.

Nei livelli sotterranei sono stati trovati sale da pranzo, cucine annerite dalla fuliggine, cantine, botteghe di alimentari, una scuola, numerose saloni e anche un bar.

La città ha beneficiato della presenza di un fiume sotterraneo e pozzi d'acqua. Era una piccola città completamente autosufficiente, che ancora oggi stupisce studiosi e ingegneri.

La costruzione di una città come Derinkuyu sarebbe stata un'impresa per chiunque, anche in tempi moderni e con attrezzature moderne. Pensare che un'opera del genere sia stata realizzata in un'epoca così remota è semplicemte stupefacente, paragonabile solo alle piramidi d'Egitto.

A Derinkuiu, a causa della morbidezza della pietra, bisognava stare molto attenti a fornire abbastanza supporto ai piani superiori con i pilastri, altrimenti ci sarebbero stati crolli catastrofici.

Invece, è sorprendente l'assenza di qualsiasi traccia di collasso grave, quindi dobbiamo supporre che dovessero essere particolarmente abili e conoscessero molto bene il materiale roccioso.

Perchè è stata costruita?  con quale scopo? ma sopratutto come hanno fatto? 

Sarà davvero il posto che salverà l'umanità?

IL CASTELLO DI NOISY

Château Miranda 

Il castello venne costruito nel 1866 per il Conte de Liedekerke Beaufort. Château de Noisy è rimasto di proprietà dei discendenti della famiglia Liedekerke-Beaufort fino alla seconda guerra mondiale quando fu occupato dalle truppe tedesche per tutta la durata del conflitto. Nel 1958 diventò il riparo per i figli e le mogli dei dipendenti della SNCB (Società nazionale delle ferrovie belghe) e successivamente trasformato in un orfanotrofio fino al 1980.
Dal 1991 il castello è disabitato e lasciato al rapito deperimento, amplificato da un incendio avvenuto nel 1995 (che si sospetta essere di natura dolosa) che ne ha distrutto gran parte degli interni in legno, e una tempesta avvenuta nel 2006 che ha fatto collassare il tetto provocando crolli e continui danni da allagamenti.

Questo luogo però, nonostante un'antica bellezza, è ricordato per alcuni sinistri episodi avvenuti al suo interno negli anni in cui fu adibito ad orfanotrofio.
La particolarità di questo e di molti altri orfanotrofi del passato era il totale disinteresse delle autorità e della popolazione per le sorti dei bambini, che spesso subivano punizioni al limite dell'umano.
Le condizioni avverse a cui venivano sottoposti i ragazzi che lo abitavano e le atrocità di cui venne sospettato il personale portò a molte morti misteriose di piccoli orfani. Per molti si intende che, mentre gli altri orfanotrofi della regione in media annunciavano la morte di 1 o 2 bambini all'anno, qui morivano dai 10 ai 15 orfani. Molte furono le morti misteriose su cui però nessuno investigò a fondo ed etichettò come "naturali".
Si dice che le tante anime dei bambini deceduti abitino ancora il castello di Château Miranda e che i loro lamenti accompagnino le gelide notti del castello.
Attualmente nessuno vigila sulla sicurezza del castello, ne sugli avventori che incuranti dei pericoli entrano col solo scopo di portarsi via un cimelio da esibire o rivendere su internet o alla ricerca degli spiriti che ancora si aggirano nei freddi corridoi del castello 

HOTEL DEL SALTO


L'hotel del Salto - nome che per una crudele ironia del destino mai fu più azzeccato - è stato inaugurato nel 1924 ( alcune fonti riportano il 1928) e in grazia della sua posizione unica e privilegiata è divenuto ben presto uno degli hotel più celebri della Colombia. Tuttavia proprio la speciale e suggestiva collocazione si è rivelata essere croce e delizia per i suoi fondatori: durante gli anni 40 del ventesimo il bar dell'hotel fu luogo di ritrovo per uomini e alcolizzati di diversa estrazione sociale che fra un bicchiere di rum e uno di Gin, si lasciavano andare a divergenze di opinione che quotidianamente sfociavano in furiose risse. Gli archivi dell'epoca riportano che a seguito di tali battibecchi alcuni avventori abbiano trovato la morte cadendo giù dal precipizio che da sul fiume Bogotà.
Come se non bastasse, i disgraziati proprietari dovettero far fronte a un annoso problema che possiamo scommetterci non fece loro trascorrere sonni tranquilli. Per qualche insano motivo l'hotel ha esercitato fin dai primi anni della sua fondazione una malsana attrattiva per i suicidi di tutto il mondo. Decine di avventori hanno pensato di porre fine alle proprie esistenze lanciandosi dalle proprie stanze o dal tetto del resort.
Eppure, fra risse e suicidi, questo luogo così affascinante ma al tempo stesso un tantino lugubre ha perpetrato la propria attività fino agli anni 90, quando per qualche motivo ha deciso di chiudere i battenti.
Sembra che i fantasmi e le anime in pena di tutte le persone che si sono trovate di passaggio dall'hotel e da questo mondo tormentassero i malcapitati ospiti. In realtà, la motivazione ufficiale che venne data fu che le acque del fiume Bogotà, sudice e contaminate, non offrivano più un'attrattiva per i turisti. Dagli anni 90 ad oggi l'hotel del Salto è stato abbandonato all'intemperia degli agenti atmosferici e allo scorrere del tempo. Nessuno vi ha messo più piede ad eccezione di qualche impavido ghost hunters in cerca di brividi. In tempi recentissimi la struttura è stata oggetto di rivalorizzazione e trasformata in museo. Si sentono tuttavia ancora voci ed urla strazianti provenienti dall'edificio..

AZZURRINA


Nata intorno al 1370, Azzurrina sarebbe stata figlia di Ugolinuccio o Uguccione di Montebello, feudatario di Montebello di Torriana (RN), e sarebbe prematuramente scomparsa il 21 giugno del 1375, il giorno del solstizio d'estate.

Si dice che fosse una bambina albina. Poiché la superstizione popolare dell'epoca collegava l'albinismo con eventi di natura diabolica, la madre decise di tingerle periodicamente i capelli di nero. Tuttavia, dato che li tingeva con pigmenti di natura vegetale estremamente volatili, questi, complice la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere il pigmento, avevano dato alla bimba riflessi azzurri come i suoi occhi: così avrebbe avuto origine il soprannome di "Azzurrina".

A causa di questo fatto il padre decise di far sorvegliare sempre la bimba da due guardie, Domenico e Ruggero, e non la faceva mai uscire di casa, per proteggerla dalle dicerie e dal pregiudizio popolare.

Si dice che il 21 giugno del 1375, mentre il padre era fuori in battaglia, Azzurrina, sempre vigilata dai due armigeri, giocasse nel castello di Montebello con una palla di stracci mentre fuori infuriava un temporale. Secondo il successivo resoconto delle guardie la bambina avrebbe inseguito la palla caduta dalla scala all'interno della ghiacciaia sotterranea, nell'intento di recuperarla. Avendo sentito un urlo, le guardie sarebbero accorse nel locale entrando dall'unico ingresso, ma non avrebbero trovato traccia né della bambina né della palla, e il suo corpo non sarebbe stato mai più ritrovato. Il temporale sarebbe cessato con la scomparsa di Azzurrina.

La leggenda vuole che il fantasma della bambina sia ancora presente nel castello e che torni a farsi sentire ogni cinque anni, in concomitanza con il cadere del solstizio d'estate.

Diverse voci si possono udire, tra cui quella di Azzurrina che chiede aiuto o che gioca con la sua pallina.. oppure.. la si sente semplicemente ridere, una risata che mette i brividi..

ANTARTIDE, COSA SUCCEDE?

Evacuazione di massa dell'Antartide

A parlare è un imprenditore civile che lavora per una società di industria della difesa USA che lavora con software, hardware avanzati, oltre ad attrezzatura elettronica che è di pertinenza dell'esercito degli Stati Uniti e i Marines.

"Mi stavo godendo un paio di birre questo Sabato 25 febbraio quando sono stato chiamato per una situazione di emergenza. Non ho pensato molto di cosa si trattasse, fino a quando sono arrivato nel punto di ritrovo e c'erano alcuni pesanti contenitori in ottone che non ho mai visto. Lavoriamo a stretto contatto con i militari e un gruppo di colonnelli, ma gli alti ufficiali che si sono presentati Sabato, non li avevo mai incontrati. Ho notato che alcuni di loro sembravano davvero essere in panico. Non posso rivelare molto, ma posso dire che c'è un ordine immediato a spostare una tonnellata di materiale militare segreto, verso la parte sud dell'Antartide. Ho anche scoperto che tutti i civili sono stati evacuati nel più breve tempo possibile. Qualcosa di grosso sta per accadere e nessuno vuole dire cosa"

Questo spiega perchè la marina russa è in viaggio in Antartide e perché stanno inviando un intera flotta di navi armate proprio lì?Gira voce anche che l'esercito si stia preparando per rimuovere qualsiasi cosa dall'Antartide e che tutto è circondato dal segreto.ci si chiede se una sorta di ultimatum sia stato dato ai leader del mondo (da qui l'elite che sembra stia correndo in Antartide), e che questo ultimatum non sia stata rispettato. 

che cosa succede davvero? perchè nessuno vi si può più recare? perchè evacuare tutti gli esseri umani? non lo sapremo finchè qualcuno di importante deciderà di fare uscire la notizia..

ma una domanda fluttua nella mia mente..

Una piramide intera ed intatta è stata scoperta a 2000 piedi al di sotto della superfice antartica, che centri qualcosa con la massima riservatezza e con l'imminente pericolo? o forse è tutta colpa di una navicella aliena trovata in mezzo ai ghiacci?

Kaori Moretti / Scrittrice / Tutti i diritti riservati
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