LICANTROPIA

La licantropia cos'è?

Molti la descrivono come una maledizione da cui vorrebbero togliersi immediatamente, altri invece non potrebbero viverci senza.

Ma i licantropi esistono davvero? molte culture parlano della reincarnazione attraverso animali nobili come il lupo, altri parlano della maledizione del mannaro, una persona costretta a proteggere una civiltà sotto forma di lupo, ma vediamo quali sono le leggende, le specie e le verità su questo argomento.

LA LEGGENDA 


Secondo la leggenda, il lupo mannaro sarebbe un essere umano condannato da una maledizione (o secondo alcuni lo sono già dalla nascita) a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni plenilunio: la forma di cui si racconta più spesso è quella del lupo, ma in determinate culture prevalgono l'orso, il bue  o il gatto selvatico. Nella narrativa e nella cinematografia dell'orrore sono stati aggiunti altri elementi che invece mancavano nella tradizione popolare, quali il fatto che lo si possa uccidere solo con un'arma d'argento, oppure che il licantropo trasmetta la propria condizione ad un altro essere umano dopo averlo morso. Alcuni credevano che uccidendo il lupo prima della prima trasformazione la maledizione venisse infranta.

È importante notare inoltre che lupo mannaro e licantropo non sempre sono sinonimi: infatti nelle leggende popolari il lupo mannaro è talvolta semplicemente un grosso lupo con abitudini antropofaghe, a cui può essere associata o no una natura mostruosa. Inoltre, nel caso del lupo mannaro come mutaforma, si può distinguere tra il lupo mannaro, che si trasforma contro la propria volontà, e il licantropo, che si può trasformare ogni volta che lo desidera e senza perdere la ragione (la componente umana).


EPISODI DOCUMENTATI


Nel 1521, a Poligny in Francia, un uomo stava camminando da solo quando fu attaccato da un lupo, che però riuscì a ferire gravemente. 

Proseguendo oltre, notò un uomo che aveva una ferita simile alla sua. L'uomo era Michel Verdun che, dopo essere stato interrogato dalle autorità, ammise di aver fatto un patto con il diavolo per ottener la capacità di diventare un lupo. 

Accusò di licantropia anche altre due persone Philibert Montot, e Pierre Bourgot, chiamandoli in causa come suoi complici negli omicidi e negli atti di cannibalismo che affliggevano la regione. 

Furono tutti uccisi con l'accusa di Licantropia.

Nel 1589, Pete Stubbe ammise di essere un serial killer e di aver ucciso 13 bambini, tra cui anche i suoi, e due donne incinte, a Bedlburg, in Germania dopo essere stato torturato, confessò qualcos'altro..

Ricordò improvvisamente un'altra cosa; il diavolo gli aveva dato una cintura magica che gli permetteva di trasformarsi in un lupo quando la indossava. Fu condannato a morte, ma prima fu sottoposto a molte torture, tra cui il supplizio della ruota. Dopo averlo decapitato, la gente del paese infilzò la testa in un palo, come monito, e i suoi resti furono bruciati sul rogo.


Nel 1598, un sarto di Chalons, in Francia, fu accusato di talmente tanti orribili atrocità, che il giudice decise di distruggere tutti i documenti del processo..

Tra le varie accuse, il sarto fu incolpato di attirare dei bambini a casa sua, solo per tagliare loro la gola e mangiarli. Quando questo sistema non funzionava, si sarebbe trasformato in un lupo per dare caccia loro la notte. Le accuse non erano infondate, una cassa con ossa e sangue fu trovata nelle cantine sotto casa sua. 


Manuel Blanco Romasanta, l'Uomo Lupo di Allariz. Venditore ambulante e fervente religioso, rimasto vedovo, iniziò a girovagare e ad offrirsi come guida per quelli che volevano andare a vivere in città. Peccato che chi lo seguiva sulle montagne, svanisse nel nulla. Quando i vestiti degli scomparsi furono ritrovati casualmente nei mercati dei paesi vicini e sparì un'altra ragazza, si cominciò a sospettare di lui, specie perché negli ultimi tempi vendeva un grasso particolare come una medicina toccasana. Il terrore che si trattasse di grasso umano fece scattare le indagini. E Romasanta confessò. Disse di essere un lupo mannaro e di aver ucciso tutti con mani e denti. Riconosciuto psicopatico, la sua sentenza di condanna a morte fu commutata in ergastolo. Non si sa quando esattamente morì - pare nel 1854- , né dove fu sepolto. Ma leggenda vuole che il licantropo si aggiri ancora nei boschi di Allariz.

nel 2002,  un bambino lupo fu scoperto a Teremgash un villaggio sulle montagne del Kazakistan. Si chiamava Ablai e aveva una percentuale di peli 100 volte superiori alla norma. Anni dopo ne avrebbero trovati altri, come Pruthviraj Patil di Mumbai, India, come tutti gli altri ammalati della cosiddetta "sindrome del lupo mannaro", un fenomeno di ipertricotismo che colpirebbe una cinquantina di persone nel mondo. Per fortuna nessuno di loro ha mai incontrato l'Inquisizione. Anzi, alcuni sono visti come dei. Al limite il problema di Ablai era Hayaulym, la mamma: sognava un circo che facesse di lui una stella. Come se Barnum facesse ancora ridere. 

LA MALATTIA DEL LICANTROPO

La prima è l'ipertricosi, detta anche "sindrome del lupo mannaro".
Si tratta di una disfunzione grave e invalidante di origine genetica, caratterizzata dalla crescita di una folta peluria su ogni parte del corpo, anche su quelle parti di norma glabre come il volto, il naso e le mani. I soggetti che ne sono affetti e che di pericoloso non hanno assolutamente nulla, vivono spesso in condizioni di isolamento e di emarginazione proprio a causa del loro aspetto. Il più noto appartenente a questa tipologia di "lupi mannari" è Larry Gomez, attore e trapezista messicano entrato nel Guinnes dei Primati come uomo più peloso del mondo.
Meno innocua è la seconda, conosciuta come "licantropia di origine psichiatrica". E' una patologia, fortunatamente molto rara: una forma di delirio zooantropico, che può esprimersi attraverso un discreto numero di disturbi psichiatrici di personalità di tipo paranoide e in alcune forme di psicosi. La persona è convinta di essersi trasformata in lupo o di essere in procinto di farlo ed assume comportamenti animaleschi che possono eventualmente risultare pericolosi.
Esistono testimonianze di tale psicosi piuttosto antiche: la prima è riconducibile al Profeta Daniele che l'attribuisce al re babilonese Nabucodonosor: da qui in psichiatria il nome di "licantropia di Nabucodonosor". In seguito se ne ha notizia dal medico romano Paulus Aegineta durante il Basso Impero e da altri testi medievali. Più recentemente, nel 1977 un caso è stato registrato nel The American Journal of Psychiatry da Harvey Rostenstock e Kenneth R. Vincent.
La malattia che può far manifestare dei sintomi assimilabili alla licantropia, tuttavia, è laRabbia, trasmessa all'uomo dal morso di un cane, di un volpe o di un lupo. Il virus intacca il sistema nervoso centrale provocando mutazioni comportamentali quali aggressività, violenza e ipersessualità organica. 

CACCIATORI DI LICANTROPI


CACCIATORE DI LICANTROPI- L'ultimo che gli diede la caccia fu però un illuminista, anzi, un signor illuminista: nientemeno che Cesare Beccaria, l'autore di Dei delitti e delle pene, impegnato a sventare per il governo austriaco gli attacchi di una strana belva che nel 1792 aveva dilaniato a Milano dieci bambini. Improbabile che Beccaria credesse davvero al mannaro. Di fatto, tuttavia, venne preso in trappola un lupo, immediatamente impiccato dai contadini. E delitti non ce ne furono più.

VENTIMILA LUPI MANNARI AL ROGO- Prima di allora, dal 1300 al 1600, almeno ventimila persone furono mandate al rogo con l'accusa di licantropia. Tra sventurati, isterici e persone forse azzannate da un cane e ammalatesi di rabbia. Ma ancora nel 1800, in Spagna, la paura dei lupi mannari impazzava. 

Kaori Moretti / Scrittrice / Tutti i diritti riservati
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